ItaliaOggi: Ricercatori, nuova ipotesi di concorso
Reclutamento.
Dopo un susseguirsi di bozze sembra ormai essere pronto il decreto per reclutare i prossimi ricercatori. Il ministro Fabio Mussi aveva assicurato che lo avrebbe emanato entro il 31 marzo 2007, termine previsto dalla Finanziaria 2007, mentre è stato inviato solo in questi giorni al Consiglio universitario nazionale e alla conferenza dei rettori per ottenere i prescritti pareri, che vanno acquisiti prima di emanarlo con un decreto ministeriale. Le nuove regole modificheranno sostanzialmente l'iter di reclutamento ritornando ai concorsi locali, con una soluzione, secondo le intenzioni ministeriali, che vuole accentuare il ruolo della valutazione ex post e con sanzioni per i meno virtuosi. Il bando di concorso, che certifica la disponibilità dei posti banditi sull'organico di ateneo e la loro copertura finanziaria, è emanato dal rettore dell'università interessata. La gara, emanata in due periodi prestabiliti dell'anno, dovrà avere la massima visibilità, sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del ministero dell'università e indicherà il macrosettore disciplinare di riferimento e il numero dei posti a disposizione. Le procedure di valutazione si svolgeranno in due fasi: la prima servirà a recepire il giudizio valutativo della comunità disciplinare nazionale e internazionale, escludendo però l'ateneo che ha bandito il concorso. Il ministero sottoporrà la documentazione dei candidati alla valutazione comparativa di revisori esperti che, in maniera indipendente, dovranno fornire un giudizio singolo ed anonimo. Per ogni procedura valutativa il rettore nomina una commissione giudicatrice composta dal presidente da sei professori. Sarà essa stessa, esaminando i giudizi espressi dai revisori e valutando le pubblicazioni scientifiche presentate dai candidati , a compilare una graduatoria temporanea e a stilare una lista ristretta dei candidati più significativi. Il rettore, poi, accertata, la regolarità degli atti, approva la graduatoria e nomina in ruolo il vincitore.
I candidati non vincitori collocati in graduatoria non acquisiscono alcuna idoneità né alcun diritto di ammissione. Prevista poi l'aggregazione delle aree scientifiche attualmente quasi trecento e, secondo il ministro Mussi, troppo frammentate. Diventeranno circa una settantina anche se ancora non si sa in che modo avverrà l'accorpamento delle diverse aeree. Il numero uno dell'università ha inviato una lettera al Cun chiedendo di proporre una soluzione.