ItaliaOggi: Ricerca, appello al capo dello stato
In 200 hanno chiesto aiuto a Napolitano
Benedetta P.Pacelli
Hanno portato fin sul colle le loro proteste. E chiamano in causa direttamente il presidente della repubblica Giorgio Napolitano affinché intervenga personalmente per mediare con il governo ´affinché s'instauri un dialogo produttivo con chi fa didattica e ricerca'. Duecento tra ricercatori e docenti di atenei italiani, tra cui Margherita Hack, astrofisica di fama mondiale, hanno infatti sottoscritto un appello inviato direttamente al presidente della repubblica chiedendo di intervenire per superare la fase di stallo in cui si trova la ricerca in Italia. Stanchi e delusi da promesse mai mantenute, annunciano anche la chiusura dei laboratori e l'interruzione di tutte le attività. Nell'appello i ricercatori lamentano soprattutto che i buoni propositi annunciati in campagna elettorale sono rimasti tali: ´I fondi, che erano già scarsi, sono diventati drammaticamente insufficienti e le riforme promesse sono tuttora imbalsamate da nuove normative, la cui discussione sta creando una fase di stallo apparentemente senza fine'. E per non restare nel vago, i docenti si tolgono qualche sassolino dalla scarpa: ricordano la Finanziaria che ha destinato solo 300 milioni di euro alla ricerca pubblica, contro ben 700 milioni assegnati a quella delle imprese, ma anche ´il destino, ancora ignoto, di una parte dei fondi assegnati al Cnr, accantonati dalla Finanziaria nel 2007 e mai restituiti'.