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ItaliaOggi: Presidi in crisi di leadership

L'Ocse lancia l'allarme: sempre più prof si rifiutano di assumere la dirigenza.

12/09/2006
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ItaliaOggi

Troppe inefficienze e inadeguatezze nel sistema

Mentre da noi si litiga per diventare preside, all'estero sono pochi e se li litigano. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall'Ocse che intende approfondire la questione nell'ambito di un progetto pluriennale di studio e ricerca dal titolo ´Improving school leadership'.
Latitanti, i dirigenti scappano perché convinti che la scuola reale non rifletta per niente quella pensata dalle riforme e che i problemi di inefficienza e inefficacia educativa restino per lo più tutti sul tavolo.

Peter Early, professore della London university (si veda una sua intervista su ItaliaOggi del 4/10/2005), commenta: ´Il problema è reclutare e trattenere i dirigenti'. Che fare? Il problema si risolve formando nei presidi buone competenze di leadership, dice l'Ocse.

Il mal di preside

Nel 2002 alcuni ricercatori provarono a inserire ´school principal shortage' (scarsità di dirigenti scolastici) in un motore di ricerca. Risultato: 140 mila e-mail di ritorno. Nel 2006 ci abbiamo riprovato anche noi: risultato, più di 4 milioni. Si tratta dunque di un problema reale, studiato e crescente.

È stato rilevato che, per esempio, nello stato di Victoria in Australia l'88% dei docenti non avrebbe intenzione di diventare preside; in Canada nel 2001 il 75% dei presidi sarebbe andato in pensione entro il 2007 e quasi la metà dei vice avrebbe fatto altrettanto.

Le ragioni

I motivi sono diversi, da quelli macrosistemici, riferiti ai mutamenti socio-economici e alle trasformazioni tecnico-scientifiche in atto, a quelli micro, legati a fattori professionali, sociali e personali. Secondo studiosi come Ackerman e Maslin-Ostrowski, almeno negli Usa la situazione dei presidi avrebbe preso una brutta china.

Le ragioni alla base del prematuro ritiro professionale sarebbero da ricercare nella pressione lavorativa sul dirigente (41%), nell'aumento di richiesta formativa rivolta alla scuola (30%), nella dispersività degli obiettivi (23%).

Leader o manager?

Gli studiosi concordano sul fatto che per risolvere il principal shortage bisogna promuovere e favorire una leadership competente da parte dei presidi e partecipata da parte dei docenti. Sarà proprio in un nuovo ambiente di apprendimento organizzativo che la scuola riuscirà a soddisfare le aspettative. I dirigenti dovranno essere un po' meno manager e più leader che sappiano coinvolgere e motivare gli altri. Laddove questo avviene le cose funzionano meglio, sostengono dall'Ocse, e i dirigenti sono più soddisfatti


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