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ItaliaOggi: Precari, protesta a colpi di cartoline

L'esercito degli Ata avvia una campagna di sensibilizzazione delle istituzioni. Intanto le immissioni in ruolo restano in stand by.

22/06/2006
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ItaliaOggi

La grana degli Ata a viale Trastevere. Sono meno famosi degli insegnanti, ma gli Ata (sigla che indica il personale ausiliario, tecnico e amministrativo delle scuole), vantano un precariato altissimo, il più alto della scuola: su circa 250 mila posti di organico, 78 mila sono coperti attraverso il ricorso a lavoratori precari. Contro i 60 mila supplenti, che diventano almeno 90 mila con i pensionamenti di settembre, dei docenti che vantano un contingente di 740 mila posti in organico. Una situazione esplosiva a fronte della quale si sono mossi sindacati, Cgil, Cisl e Uil scuola, e associazioni, come l'Anaam. Intanto sta montando una campagna di protesta, combattuta a colpi di cartoline, petizioni e fax, che ha come destinatari il ministero dell'istruzione, parlamentari, sindacalisti e quotidiani. La denuncia dello stato di disagio del precariato si accompagna alla richiesta di assunzioni. Da Udine, Napoli, Terni o Cuneo la domanda è sempre la stessa: fare assunzioni a tempo indeterminato. Un problema, questo, con il quale aveva dovuto fare i conti anche l'ex ministro dell'istruzione, Letizia Moratti. Il suo piano programmatico di assunzioni per la scuola prevedeva all'origine 30 mila nuove assunzioni ma solo per i docenti: 20 mila a partire dal prossimo settembre e 10 mila per il 2007. Con un decreto ad hoc, a ridosso della scadenza delle elezioni dello scorso 11 aprile, la Moratti riuscì a ottenere da Giulio Tremonti l'autorizzazione per un piccolo contingente di immissioni in ruolo anche per gli Ata: 3500 assunzioni, per il 2006. Niente per il 2007. ´Il precariato degli assistenti, ausiliari e tecnici ha raggiunto livelli spaventosi, è una situazione allarmante sulla quale abbiamo chiesto al ministro di intervenire', è il commento di Enrico Panini, segretario della Cgil scuola. ´C'è un malessere diffuso, quello della necessità di assorbimento del precariato', spiega Massimo Di Menna, leader della Uil scuola. Che invita intanto a non sostenere la tesi, ´antisindacale e sopratutto falsa, che gli articoli sulla valorizzazione del personale del contratto rappresentano un ostacolo alle immissioni in ruolo dei precari. Sono due cose completamente diverse'. Ieri il primo faccia a faccia tra il ministro dell'istruzione e i rappresentanti di Anci e Upi (le associazioni dei comuni e delle province) sull'edilizia scolastica; le parti hanno convenuto sulla necessità di un grande patto per la messa in sicurezza degli edifici, a fronte del taglio continuo dei finanziamenti


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