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ItaliaOggi: Pensioni, poste le basi del confronto

Via libera dagli esecutivi di Cgil, Cisl e Uil al documento unitario su previdenza, sviluppo e p.i.

13/02/2007
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ItaliaOggi

Epifani: concertazione col governo non sarà una passeggiata

È stato approvato ieri, a larga maggioranza (quattro i voti contrari della Cgil, tre dei metalmeccanici, tra cui quello del segretario nazionale Giorgio Cremaschi, e uno dalla scuola, e un'astensione, quella del segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi), dai direttivi unitari di Cgil, Cisl e Uil, il documento unitario realizzato dai sindacati per il confronto con il governo su pensioni, sviluppo e pubblico impiego (si veda ItaliaOggi del 7 febbraio scorso). Ora con questo documento, i sindacati si presenteranno ai lavoratori e alla trattativa con il governo. Ma, ha sostenuto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, il confronto che si aprirà non sarà comunque ´una passeggiata'. ´Non vedo obiettivi tutti a portata di mano: nessuno si illuda perché non sarà così. Senza una vera vertenza non si otterranno risultati', ha aggiunto. ´Il governo deve parlare con una voce sola, altrimenti la trattativa sarà impossibile; e i sindacati devono considerare l'unità come fondamentale per sostenere la vertenza'. Epifani ha fatto l'esempio della previdenza integrativa per il pubblico impiego: ´Ci avevano detto che l'avrebbero introdotta. Ancora questo non è stato fatto. Sappiamo che il ministro dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa, si oppone'. ´Se noi non stiamo in campo con forza questa posizione non si supererà e questo', ha sottolineato Epifani, ´vale per gli ammortizzatori sociali e per tutte le grandi questioni'.

Alla base del documento unitario di Cgil, Cisl e Uil su crescita, welfare e pubblico impiego c'è un ´patto di lealtà' attraverso il quale si è trovato un ´equilibrio' delicato. Per questo il leader del sindacato di corso Italia ha invitato a non usare la consultazione ´come una clava per spostare equilibri' faticosamente raggiunti. E questo, ha proseguito, è ´un impegno che prendiamo di fronte ai tre esecutivi. Tutto il gruppo dirigente si assume la responsabilità in solido che io credo avremo il coraggio di portare avanti'.

Entrando nel dettaglio dei contenuti del documento, ´il sistema pensionistico italiano è tra i più equilibrati d'Europa, le riforme realizzate negli ultimi 15 anni hanno conseguito ingenti risparmi e l'equilibrio finanziario sostanziale è sotto controllo', ha spiegato il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, ai direttivi unitari. Per questo, secondo Bonanni, ´siamo contrari alla modifica dei coefficienti di trasformazione, che sono socialmente insostenibili per le nuove generazioni riducendo ulteriormente, di molto sotto il 50% rispetto al salario, i futuri trattamenti del nuovo sistema contributivo. Non riusciamo a capire con quale coerenza dicono di pensare ai giovani quanti vogliono l'applicazioni di nuovi coefficienti la cui confluenza sarebbe un ulteriore impoverimento delle loro future pensioni già dimezzate rispetto a quelle attuali. È questo il vero problema sociale, la povertà delle pensioni future, tanto più grave per quanti avranno lavorato in modo discontinuo'.

Per il segretario generale della Cisl ´è necessario, infatti, introdurre elementi di maggiore equità sociale nel sistema pensionistico per renderlo più adeguato ai mutamenti del mercato del lavoro, dei sistemi produttivi, della dinamica demografica. Vogliamo che sia superato lo scalone della legge Maroni e la sua iniquità, come d'altronde è previsto dal programma di governo, per le pensioni di anzianità e sistema retributivo e per ripristinare la flessibilità dell'età pensionabile del sistema contributivo, ma non possono essere ulteriormente penalizzati i giovani. In altri termini non vi può essere nessuno scambio con la modifica dei coefficienti di trasformazione'. Per Bonanni ´si deve perseguire la flessibilità dell'età di pensionamento, sostenendo con incentivi la prosecuzione volontaria del lavoro, la tutela dei lavori usuranti e dei lavoratori più anziani, la promozione di una politica di invecchiamento attivo, il miglioramento della tutela previdenziale dei lavoratori atipici, saltuari, precari, stagionali, collegata il più possibile alle politiche attive, per assicurare una pensione dignitosa, obbligatoria e integrativa'. Il governo, ha continuato Bonanni, presenti dunque ´dati certi e proposte univoche, il sindacato è interessato a valutarle e a negoziarle. Ma sia chiaro per tutti che non siamo disposti a pagare tributi doverosi e insensati per la coerenza ad astratti principi e tantomeno alle premesse delle Agenzie internazionali'.

´C'è in atto nel paese il tentativo di mettere il sindacato all'angolo', ha detto invece il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. ´Stiamo diventando un interlocutore scomodo', ha aggiunto, ´perché rifiutiamo di essere corporativi'. ´La nostra forza sta nel convincere i nostri delegati e la maggioranza dell'opinione pubblica che abbiamo ragione', ha aggiunto il segretario generale della Uil. ´Il sindacato si batte per la difesa, anzi la modernizzazione dello stato sociale, che deve mettere tutti in condizione di sentirsi cittadini, con uguali diritti e doveri. È su questo che vogliamo discutere ai tavoli con il governo', ha concluso.

Il documento, come detto, non è piaciuto a tutti: ´Sono contrario', aveva sostenuto il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi, prima di esprimere voto contrario, ´penso che ci siano dei punti in cui il documento non vada bene: in alcuni è vago, in altri è sbagliato. Non c'è una piattaforma chiara né un mandato chiaro. Avrebbero dovuto scrivere con chiarezza, ossia con numeri e cifre, e avrebbero dovuto consultare i lavoratori sulla piattaforma prima di sedersi al tavolo'. I direttivi unitari di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso, infine, di celebrare il prossimo 1° maggio a Torino, ´perché da questa città', ha spiegato Bonanni, ´viene un messaggio forte e credibile di fiducia che la ripresa è possibile, che l'Italia può farcela nella crescita economica e sociale'.


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