ItaliaOggi: Organici scuola, tagli nel Sud
Circolare del ministero dell'istruzione
Più cattedre al Nord e tagli concentrati nel Sud Italia. È quanto emerge dal quadro definitivo delle riduzioni sugli organici di diritto dei prof disposti dal ministero della pubblica istruzione in attuazione della Finanziaria di quest'anno (circolare prot. AOODGPER 9242 del 4/6). A guidare la classifica degli incrementi è l'Emilia Romagna con 926 cattedre in più, seguita a ruota dalla Lombardia con 726 posti in più. Più pingue anche l'organico della Toscana con 580 cattedre in più. I posti aumentano anche in Veneto di 305 unità e in Piemonte di 132 cattedre. Per il resto è una vera e propria ecatombe di posti di lavoro. A guidare la classifica delle regione con il segno meno la Campania, il cui organico ha subito amputazioni nell'ordine di ben 3.213 cattedre. A seguire la Sicilia (-2.521), la Calabria (-1.655), la Puglia (-1.410) e la Sardegna (-1.281). Tagli al di sotto delle mille unità in tutte le altre regioni: Lazio (-821), Basilicata (-485), Abruzzo (-356), Liguria (-298), Molise (-298), Liguria (-298) , Umbria (-77) e Friuli (-55). La riduzione o l'incremento di posti relativi al personale docente è stata definita, per ogni regione, tenendo conto prioritariamente della previsione dell'incremento o del decremento degli alunni, ma necessariamente anche di tutte le nuove disposizioni di razionalizzazione previste dalla Finanziaria 2008. Sono state inoltre applicate tutte le altre misure individuate dalla legge stessa per il raggiungimento dell'obiettivo, quali l'innalzamento del rapporto alunni/classe, la riduzione dei posti di docenti specialisti di lingua inglese nella scuola primaria, la possibilità di derogare ai parametri stabiliti per la formazione delle classi. Gli ultimi ritocchi agli organici sono stati apportati sulla base dei dati relativi al numero degli alunni comunicati dalle scuole tramite il sistema informativo, e in considerazione delle verosimili variazioni che, specialmente nell'istruzione secondaria di II grado, saranno riscontrabili con l'inizio dell'anno scolastico. Il tutto seguendo la serie storica del rapporto iscritti/frequentanti nell'ultimo decennio. In ogni caso la consistenza delle citate dotazioni a livello nazionale è stata definita in coerenza con la Finanziaria 2008 che ha previsto una riduzione di 10 mila cattedre.