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ItaliaOggi-Meno insegnanti per più studenti

L'allarme sulla scuola lanciato ieri dall'Unione. Meno insegnanti per più studenti Dodicimila insegnanti in meno a fronte di un esercito di studenti che cresce fino a 55 mila unità:...

22/06/2005
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ItaliaOggi

L'allarme sulla scuola lanciato ieri dall'Unione.

Meno insegnanti per più studenti

Dodicimila insegnanti in meno a fronte di un esercito di studenti che cresce fino a 55 mila unità: è questo, per i parlamentari dell'Unione, il bilancio di tre anni di governo Berlusconi nella pubblica istruzione. Per l'opposizione l'apertura del nuovo anno scolastico è a rischio, in particolare per gli istituti a tempo pieno e prolungato e nel sostegno agli alunni portatori di handicap. L'allarme è stato lanciato ieri, a Roma, nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Cgil, Cisl e Uil di settore. Perentori i confederali: 'Siamo all'emergenza sociale'.
'La scuola sta resistendo di fronte ai tagli delle risorse e degli insegnanti', ha detto Maria Chiara Acciarini, senatrice Ds. 'Ma se ancora per quest'anno si è potuto garantire tempo pieno e prolungato, non sarà così dal prossimo settembre'. 'Non c'è stata, né probabilmente ci sarà, l'immissione in ruolo dei precari tanto sbandierata dalla Moratti', ha aggiunto la Alba Sasso, deputata Ds. Uno studio dei confederali ha verificato che l'unica voce in attivo nel bilancio del Miur è quella relativa al personale. 'Un incremento dovuto al rinnovo del contratto nazionale di lavoro avvenuto nel 2003 è costato 3.683 milioni di euro in parte già stanziati dal governo precedente', sostiene l'Unione. Per Cgil, Cisl e Uil, la spesa per l'istruzione in 5 anni è aumentata di 120 milioni di euro. 'Una cifra che non copre neppure il recupero del tasso di inflazione', ha aggiunto la senatrice della Margherita, Albertina Soliani.

Aumentano, invece, i privatisti, cresciuti dal 2001 a oggi da 189 a 15.700. 'In alcune realtà', ha ricordato il segretario generale Uil scuola, Massimo Di Menna, 'vengono negati i diritti degli studenti per il tempo pieno e prolungato, non si rispetta il numero degli alunni per classe, non si garantisce il supporto all'inserimento di bambini e studenti diversamente abili o stranieri'.

'I tagli, realizzati con l'imposizione di invalicabili tetti regionali, hanno impoverito la scuola pubblica', gli hanno fatto eco Enrico Panini, segretario generale Cgil scuola e Francesco Scrima, segretario generale Cisl scuola. 'Siamo all'emergenza sociale. Chiediamo ai parlamentari di condividere le esigenze rappresentate, assumendo conseguenti impegni alla camera, anche alla luce dell'imminente confronto per la finanziaria'. Infine, Snals-Confsal ha chiesto garanzie sul numero di immissioni in ruolo dei precari, oggetto del decreto legge del consiglio dei ministri di venerdì prossimo.


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