ItaliaOggi: Ma qui la musica non cambia mai
Michele Lessona, presidente dell'editoria scolastica dell'Aie, l'associazione italiana editori, e numero uno della De Agostini scuola spa
Editori pronti a tutto. Avvezzi a un andate che è sempre lo stesso, nonostante i governi e gli uomini che cambiano, le principali case editrici del settore scolastico i vecchi libri, ossia quelli ante Moratti, non li hanno mai espunti del tutto dal catalogo.
´I docenti che volessero li troverebbero ancora', dice a ItaliaOggi Michele Lessona, presidente dell'editoria scolastica dell'Aie, l'associazione italiana editori, e numero uno della De Agostini scuola spa.
´Cambia il colore politico dei governi, ma le abitudini sono sempre le stesse. Ci si illude che con un clic un editore possa mandare in stampa nuovi libri nel giro di pochi giorni, e non ci si rende conto che, per esempio, per fare un nuovo corso di storia per la scuola elementare ci vogliono due anni, perché c'è dietro un lavoro di ricerca, anche pedagogico, che non può essere inventato'.
Domanda. Entro maggio i collegi dei docenti devono formalizzare la scelta per i libri di testo. Dunque, volendo, qualche mese per cambiare c'è ancora?
Risposta. I promotori sono in giro per le scuole già adesso. E molti libri, per le ristampe, sono in rotativa. Intervenire all'ultimo minuto, anche se con dei correttivi e non un nuovo impianto, significherebbe fare un lavoro abborracciato e che potrebbe anche non corrispondere a pieno a eventuali nuove indicazioni del ministero.
D. Quale offerta didattica state presentando agli insegnanti?
R. Quella organizzata in base alle indicazioni oggi valide, ossia quelle stilate da letizia Moratti, che non sono state formalmente riviste.
D. C'è chi contesta quelle indicazioni perché sarebbero state allegate provvisoriamente al decreto attuativo della riforma Moratti, ma non sarebbero definitive.
R. Rivedere i programmi si è sempre rivelata operazione complessa. Anche i ministri che hanno preceduto la Moratti si sono trovati in difficoltà.
D. In sostanza, oggi o si scelgono i libri della Moratti o niente.
R. Non è così, perché, proprio grazie all'esperienza maturata, molti di noi i testi ante riforma non li hanno mai tolti dal catalogo. I docenti, volendo, li potrebbero anche adottare. Non tutti però se la sentono, devono comunque attuare programmi che sono quelli della Moratti. Ma in linea teorica e anche pratica un'altra chance c'è già