ItaliaOggi: Ma i prof fanno spallucce

I sindacati più rappresentativi del settore, Cgil, Cisl e Uil scuola, se ne dicono convinti. La manovra, insomma, può anche stimare un tasso di bocciatura più basso, nella scuola nessuno mai se ne farà un cruccio se non dovesse essere così.

´Se i dati Ocse dicono che le promozioni in Italia sono cresciute ma si è abbassato il livello di preparazione', spiega Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, ´questo non si traduce in un maggior lassismo dei docenti. Sono cambiati i tempi, probabilmente c'è bisogno di una revisione dei metodi. Ma nessun insegnante promuoverà uno studente solo perché così lo stato risparmia'. Per Panini in realtà il problema è un altro: ´L'unione si era impegnata a garantire a tutti i ragazzi un obbligo scolastico più ampio. Con la formulazione contenuta in Finanziaria si promuove anche la formazione professionale. in questo, modo si confermano scelte di serie A e di Serie B, che di fatto marcano le differenze sociali dei ragazzi. È' una norma che va cambiata'. va bene invece il nuovo obbligo scolastico per Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola. ´Ed è condivisibile anche l'obiettivo di abbassare i tassi di bocciatura. Ma non so quanto questo obiettivo possa essere raggiunto in un anno. Non bisognerebbe mai fare interventi sulla scuola con obiettivi di cassa'.

Per Massimo Di Menna, leader della Uil scuola, ´nessun insegnante potrà mai farsi scrupolo di promuovere un ragazzo che non lo merita. Chi insegna lo fa con coscienza, è un servizio pubblico che per molti è una missione. Non credo affatto', prosegue Di Menna, ´che questa previsione produrrà effetti distorsivi sulla qualità del sistema. Il vero problema è garantire al personale di poter lavorare serenamente. Condizioni stabili e chiare di lavoro. E contratti rinnovati. Ecco di cosa abbiamo bisogno'