ItaliaOggi: La scuola in piazza contro Prodi
In Finanziaria mancano i fondi per rinnovare il contratto
Stipendi più bassi delle medie europee. Ma tutti i governi hanno provato a tagliare
Prodi, se c'è, batta un colpo. È l'appello lanciato dal segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, a chiusura della manifestazione che si è svolta a Roma sabato scorso in occasione dello sciopero della categoria, proclamato da Cgil, Cisl e Uil scuola e a cui ha dato il proprio appoggio anche la Gilda degli insegnanti. Di fronte ai 50 mila manifestanti che si sono radunati in Piazza Navona, il segretario della Cgil scuola, Enrico Panini, ha ricordato i motivi dello scontento: la legge finanziaria 2008 non stanzia risorse per il rinnovo del nuovo contratto 2008-2009. C'è solo l'indennità di vacanza contrattuale, che varrebbe otto ore in più al mese. «Siamo all'elemosina», ha detto Paolo Pirani, segretario confederale della Uil. Solo il giorno prima, il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, aveva denunciato che i salari italiani sono tra i più bassi in Europa. Lo stipendio di un insegnante italiano è più basso di circa il 20% rispetto alla media europea. Un dato, questo, che richiederebbe un forte investimento. A fronte però di una spesa per il personale della scuola che è il più alto del pubblico impiego, circa 39 miliardi di euro l'anno. E che l'economia, con i vari ministri degli ultimi ministri, vorrebbe ridurre. Uscirne non sarà facile.