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ItaliaOggi: La mobilità degli Ata in alto mare

Proseguono, non senza difficoltà, gli incontri al ministero della pubblica istruzione sui temi oggetto della vertenza nazionale Ata aperta dalle organizzazioni sindacali scuola di Cgil, Cisl e Uil

13/02/2007
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ItaliaOggi

di Franco Bastianini

Proseguono, non senza difficoltà, gli incontri al ministero della pubblica istruzione sui temi oggetto della vertenza nazionale Ata aperta dalle organizzazioni sindacali scuola di Cgil, Cisl e Uil. Come era prevedibile, si è in presenza di una trattativa complessa, la cui soluzione appare ancora molto lontana, soprattutto per quanto attiene alla mobilità professionale, sia tra le diverse aree sia all'interno delle singole aree, prevista dall'articolo 48 del Ccnl 24 luglio 2003; una mobilità che è strettamente collegata alla definizione delle dotazioni organiche e alle aliquote di posti previste a tale fine.
Il confronto sembra, invece, proseguire più speditamente per quanto attiene alla riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e ausiliari, al piano di assunzioni a tempo indeterminato, al regolamento delle supplenze e alla revisione degli organici, in rapporto ai carichi di lavoro necessari alla funzionalità della scuola dell'autonomia. Una celerità che, tuttavia, non ha ancora prodotto risultati concreti.

Per quanto attiene, in particolare, al piano di assunzioni a tempo indeterminato, le organizzazioni sindacali contestano l'orientamento del ministro dell'economia e delle finanze, che intenderebbe autorizzare, per l'anno scolastico 2007/2008, circa 7 mila assunzioni, numero ritenuto dai sindacati del tutto insufficiente ad assicurare neppure i servizi ausiliari minimi. Legato al problema del reclutamento del personale, a tempo sia indeterminato sia determinato, è anche la preannunciata emanazione del bando di concorso di 24 mesi. In previsione di tale emanazione le organizzazioni sindacali hanno chiesto nei giorni scorsi un confronto urgente con l'amministrazione, finalizzato a risolvere una serie di inconvenienti che si erano registrati negli anni scorsi nella compilazione delle graduatorie concorsuali.

L'ultima questione oggetto del confronto in atto, ma non di minore rilevanza, riguarda l'applicazione di quanto dispone l'articolo 7 del contratto 2005. I sindacati hanno denunciato il ritardo con cui diversi uffici scolastici regionali stanno procedendo all'organizzazione e allo svolgimento delle attività di formazione previste, appunto, dall'articolo 7. Un ritardo che, ad avviso dei sindacati, sta influenzando negativamente la contrattazione dell'organizzazione del lavoro nelle scuole.


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