ItaliaOggi-La Finanziaria taglia 3 mila bidelli

La riduzione dell'organico per il prossimo anno disposta in un decreto di prossima emanazione.

La Finanziaria taglia 3 mila bidelli

Amministrativi e tecnici fuori dall'attuazione della manovra

Taglio in organico di 3 mila bidelli. È l'effetto della scure calata sul personale della scuola dalla Finanziaria.
Nella determinazione dell'organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario per l'anno scolastico 2005/2006, il ministero dell'istruzione intende attenersi, per quanto attiene all'organico dei collaboratori scolastici, a quello che prescrive l'articolo 35, comma 2 della legge finanziaria 27 dicembre 2002, n. 289 e cioè che le dotazioni organiche dei collaboratori scolastici devono conseguire nel triennio 2003-2005, una riduzione complessiva del 6% della consistenza numerica della dotazione organica determinata per l'anno scolastico 2002-2003. Per ciascuno degli anni considerati, detta riduzione non deve essere inferiore al 2%.

Il decreto allo studio.

È quanto si ricava dai criteri che la direzione generale del personale della scuola intende adottare per determinare, appunto, l'organico di diritto del personale Ata per l'anno scolastico 2005/2006, criteri contenuti in un documento presentato nei giorni scorsi alle organizzazioni sindacali e che ItaliaOggi anticipa. Nell'apposito decreto, che dovrà essere emanato prossimamente, dopo il confronto con i sindacati, si differenziano i destini del personale amministrativo da quello dei bidelli.

Mentre infatti per i livelli dell'organico del personale amministrativo e tecnico saranno sostanzialmente confermati quelli relativi all'anno scolastico 2004/2005, per quelli dei collaboratori scolastici la riduzione dovrebbe aggirarsi intorno alle 3 mila unità. In questo modo sarebbe centrato l'obiettivo di risparmio fissato in Finanziaria.

Le difficoltà

Una riduzione che, per quanto imposta dalla legge, preoccupa le organizzazioni sindacali a cause delle notevoli difficoltà che incontreranno le scuole nel disporre con il massimo dell'efficienza alle necessità connesse all'autonomia. I compiti delle scuole, infatti, con l'autonomia hanno visto una continua crescita.

l'inidoneità

Le difficoltà sono poi accresciute anche da un fatto contingente. Si vede infatti considerare che alcune migliaia di collaboratori scolastici titolari, dichiarati inidonei per motivi di salute e non più collocati fuori ruolo, sempre per effetto della legge n. 289/2002, svolgono solo una piccola parte delle mansioni richieste dal profilo. Le mansioni non svolte da questo personale ricadono dunque sul resto del personale con inevitabili effetti negativi per quanto riguarda il funzionamento dei servizi.