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ItaliaOggi-La Finanziaria 2005 metterà in ginocchio le scuole

La Finanziaria 2005 metterà in ginocchio le scuole Pubblichiamo l'articolo di Enrico Panini, apparso oggi nell'inserto Azienda Scuola del quotidiano Italia Oggi. Roma, 7 settembre ...

07/09/2004
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ItaliaOggi

La Finanziaria 2005 metterà in ginocchio le scuole

Pubblichiamo l'articolo di Enrico Panini, apparso oggi nell'inserto Azienda Scuola del quotidiano Italia Oggi.

Roma, 7 settembre

Testo articolo

Se lo scorso anno scolastico è stato caratterizzato da un taglio deciso, quello appena cominciato segnerà l'inizio della peggiore stagione della scuola italiana sul versante degli organici.

Infatti, la Legge Moratti dal prossimo primo settembre entrerà a regime proprio su questo versante ma il tempo delle decisioni è ora.

Poco prima dell'estate il Presidente del Consiglio annunciava in forma solenne che nella Finanziaria 2005 non ci saranno tagli sulla scuola. Affermazione destituita di ogni fondamento visto che basta ed avanza la Legge 53 per cancellare decine di migliaia di posti nei prossimi anni: una quantità equiparabile all'effetto concentrato di più Finanziarie "ordinarie" in una sola!

Altro che lo sbandierato "nessun taglio".

Questa situazione si aggiunge agli oltre 35.000 posti docente già tagliati nell'ultimo triennio, ai 20.000 posti ATA tagliati a luglio 2001, ai 6.400 posti ATAtagliati negli ultimi due anni ed al taglio di 3.200 collaboratori scolastici già deciso dalla Finanziaria 2003.

Se aggiungiamo il risultato di altre "piccole" manovre siamo ad una riduzione già realizzata di circa 70.000 posti di lavoro. Già adesso registriamo ripercussioni gravissime sia sull'occupazione che sul servizio che viene qualitativamente ridotto in conseguenza del taglio d'organico. Su quest'ultimo aspetto influiscono anche i tagli dei posti ATA, come ben sanno tanti plessi a tempo pieno che devono riprogrammare l'attività di tempo pieno in caso di malattia del personale ausiliario!

Ma veniamo alla Legge 53 e vediamo le macroindicazioni.

Scompare di fatto Educazione tecnica, e saltano circa 16.000 posti di lavoro, mentre strumento musicale non è più in ordinamento.

L'organico verrà ricalcolato considerando il funzionamento complessivo della scuola elementare e media, cioè le 27 ore alle quali si aggiungono le attività opzionali.

Nella scuola dell'infanzia l'orario è talmente sventagliato, fra orario minimo e massimo, da mettere in serio rischio la definizione dell'organico in più situazioni.

Sull'organico incideranno poi i vari "rosicchiamenti": ad es.: un'ora di italiano ed un'ora di geografia in meno nella scuola media.

Non calcolabile con precisione l'effetto sulla secondaria superiore ma sicuramente molto consistente considerato il ventaglio orario esistente. Comunque, in attesa dell'attuazione, già assistiamo agli effetti di accomodamento della domanda in conseguenza delle scelte operate dalla Legge (sistema duale e passaggio di diversi istituti alle regioni) con uno spostamento forte di iscrizioni verso i licei, tale da far emergere il soprannumero in diverse classi di concorso.

L'effettiva riduzione di decine di migliaia di posti avverrà in breve tempo considerato che in questi anni il Governo ha gonfiato artificialmente il numero dei precari, facile bacino per tagli di ogni tipo, e considerato il prossimo massiccio pensionamento.

Dal punto di vista politico la nostra valutazione è che si realizzerà una manovra pesantissima che metterà in ginocchio la scuola italiana e condizionerà l'autonomia.

Dal punto di vista legale il Governo interviene su una materia, gli organici, sulla quale una recente pronuncia della Corte Costituzionale ha detto esplicitamente che non esiste una competenza esclusiva dello Stato. E già questo consiglierebbe di aprire un tavolo di discussione istituzionale.

Dal punto di vista sindacale ci troveremo, da un lato, una scuola meno flessibile e più rigida che oggettivamente selezionerà di più e produrrà maggiore dispersione, dall'altro, ad una riduzione dell'occupazione che avrà effetti pesantissimi.

Per quanto ci riguarda l'attuazione della Legge Moratti anche sul versante della riduzione dell'organico deve essere assolutamente impedita per evitare pesanti e durature ripercussioni.


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