ItaliaOggi: In Finanziaria rispuntano i concorsi biennali per i prof
Ogni due anni, sulla base del numero delle cessazioni dal servizio causa pensionamento, si dovrà indire un concorso ordinario
Si torna alla vecchia regola dei concorsi biennali. Ogni due anni, sulla base del numero delle cessazioni dal servizio causa pensionamento, si dovrà indire un concorso ordinario. È quanto prevede un emendamento, presentato da Rifondazione comunista e approvato dalla commissione bilancio del senato, alla legge finanziaria, da ieri all'esame dell'assemblea di Palazzo Madama (si veda ItaliaOggi di venerdì scorso).
L'emendamento è inequivocabile: «Sono abrogati l'articolo 5 della legge 28 marzo 2003 e il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 227», in pratica il meccanismo ideato dal procedente governo viene cancellato definitivamente.
I concorsi saranno a cadenza biennale e dovrebbero raggiungere l'obiettivo di far abbassare notevolmente l'età media dei docenti. A stabilire i criteri di funzionamento del nuovo meccanismo di reclutamento sarà un decreto del ministero della pubblica istruzione. Che dovrà anche chiarire che fine faranno gli abilitati delle Ssis. Non è previsto un finanziamento a copertura del nuovo sistema, anzi si chiarisce che non dovranno esserci oneri aggiuntivi per le casse dello stato. Una clausola di garanzia voluta dal ministro dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa. Ma non dovrebbero esserci problemi, visto che le entrate di docenti dovrebbero essere compensate dai minori costi per le uscite.