ItaliaOggi: In attesa della Gelmini, bloccato l'orientamento alle medie
Si rischia di dare informazioni sbagliate ai ragazzi sugli istituti da scegliere
Le preiscrizioni si fanno entro il prossimo gennaio. Per le terze classi delle scuole medie, dunque, queste sono le settimane dell'orientamento, quelle in cui i ragazzi sono alle prese con la decisione di cosa fare da grandi. E dunque quale tipo di istituto frequentare l'anno successivo. A patto di superare gli esami. Un'attività di orientamento che coinvolge gli insegnanti, i ragazzi, i loro genitori, ma anchegli stessi istituti superiori chiamati a spiegare la loro attività formativa e gli sbocchi lavorativi. Ma per quest'anno, niente da fare. Si moltiplicano infatti le indicazioni che arrivano alle scuole di bloccare o ritardare l'orientamento. Già, perché le scuole superiori dal prossimo anno saranno diverse per programmi, orari e tipologia da quelle oggi conosciute. E, al momento, non è ancora dato conoscere come, però. La relativa riforma, che decorrerà a partire dall'anno scolastico 2009/2010, è ancora bloccata. Si tratta dei regolamenti con cui il ministro dell'istruzione, università e ricerca, Mariastella Gelmini, deve riscrivere la scuola italiana: dalle elementari alle superiori. Una nuova organizzazione che dovrà dare corpo al piano programmatico di risparmi messo a punto con il collega dell'economia, Giulio Tremonti, in attuazione della manovra finanziaria estiva. Si sa, per esempio, che ci saranno meno licei, con un orario non superiore alle 30 ore, ma non si conosce l'esatta articolazione. E poi c'è la partita più grossa, quella che interessa gli istituti tecnici e professionali, che saranno radicalmente rivisti a partire dagli indirizzi per finire con le attività di laboratorio e gli orari, ma soprattutto per gli sbocchi lavorativi. Istituti per i quali c'è bisogno dell'intesa con le regioni. La Gelmini, prima di formalizzare i regolamenti, deve tra l'altro ancora acquisire il via libera del senato al piano programmatico. E poi avviare il confronto con l'Economia, sul versante della copertura finanziaria e della piena rispondenza con gli obiettivi di spesa dei singoli regolamenti. Il tutto dovrebbe chiudersi entro dicembre. Intanto, però, alcune scuole avevano cominciato a fare orientamento. E lo stavano facendo in base all'attuale assetto. Ecco perché il direttore scolastico regionale del Lazio, Raffaele Sanzo, ha preso carta e penna e scritto ai dirigenti delle scuole del territorio. «La legge 133 e i conseguenti regolamenti attuativi», si legge nella nota di Sanzo, «modificheranno in maniera graduale i corsi di studio delle scuole superiori. Per tale ragione si rende necessario sospendere o ritardare l'attività di orientamento svolta in questo periodo a favore degli alunni delle terze classi di scuola media, al fine di acquisire e quindi diffondere in maniera corretta e aggiornata le informazioni necessarie per orientare gli alunni e le relative famiglie». Un'iniziativa che, denunciano alcuni sindacati come la Flc-Cgil, non dovrebbe essere isolata. La sospensione farebbe slittare le attività orientative alla seconda settimana di gennaio, alla ripresa delle lezioni e a ridosso delle pre-iscrizioni. Sempre che tutti i regolamenti siano emanati entro dicembre. E se sulla carta non vi sono particolari difficoltà per i licei, per gli istituti tecnici e professionali il consenso delle regioni è tutto in salita. Ecco perché al ministero dell'istruzione sono pronte due exit strategy: far slittare di uno-due mesi le iscrizioni; far partire la riforma solo dei licei, e rinviare di un anno quella di tecnici e professionali. |