ItaliaOggi: Il tesoretto della Gelmini
Scovati 40 milioni, le scuole hanno dimenticato di spenderli
Alessandra Ricciardi
Il ministro ha avviato l'azione di recupero e redistribuzione, priorità agli istituti bisognosi
Un piccolo tesoretto. Quasi 40 milioni di euro, per l'esattezza 39.450.000, che sono stati lasciati a giacere sui conti delle scuole dal 2000 fino ad oggi, nonostante la crisi finanziaria in cui il sistema versa. Semplicemente, i dirigenti li hanno dimenticati. Li avevano ricevuti - lo stanziamento complessivo è stato di di 67 milioni, dei quali 28 mln effettivamente impegnati- sui loro conti perché realizzassero progetti, dalla messa in sicurezza ai corsi di lingue all'acquisto di materiali per i ragazzi con handicap, progetti che sono rimasti in larga parte sulla carta. Che si tratti di difficoltà sopraggiunte oppure di incapacità gestionali, non è dato sapere. Ora il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, li ha scovati e con un decreto datato 18 giugno scorso, finora rimasto sotto silenzio, ne ha disposto il trasferimento dai conti delle singole scuole al dicastero di viale Trastevere. Il decreto, che ItaliaOggi pubblica sul proprio sito, contiene in allegato anche l'elenco dei codici degli istituti scolastici interessati all'operazione di recupero, un elenco di 34 pagine. I fondi così recuperati saranno redistribuiti alle scuole in maggiore sofferenza finanziaria, perché provvedano alle spese di funzionamento. E intanto sta venendo a galla che in alcuni casi l'accredito sui conti degli istituti potrebbe essere stato solo un espediente delle direzioni provinciali e regionali per scongiurare il rischio di vedersi sottrarre i fondi non immediatamente spesi nell'esercizio finanziario di imputazione. Sarebbe questo il caso di un istituto tecnico di Avezzano, sul cui conto residuano 69 mila euro per attività di ricerca per l'innovazione metodologica, 51 mila euro per la formazione in sicurezza e 417 mila euro di economie pregresse della regione Abruzzo.
Ci sono poi i 13 mila euro per un progetto di biblioteca nel 2000 a Napoli, 20 mila euro a Palermo per la musica, 129 mila ero per il potenziamento dell'insegnamento delle lingue stranier. Una scuola romana, nel lontano 2001, aveva ricevuto 51 mila euro per un corso sulla tendenza della trasgressione e del disagio giovanile. Ha speso 782 euro. Nel 2004, una scuola campana ha ricevuto 33 mila euro per l'acquisto di materiali per l'integrazione degli alunni con handicap, mai spesi, così come nel 2005 in Abruzzo sono arrivati contributi per la sicurezza degli sport invernali: 95 mila euro assegnati, 73 mila euro ancora giacenti. Anche nella efficiente Parma, capita che residuino 13 mila euro arrivati 5 anni fa per i corsi per il patentino dei ragazzi. Una volta tanto, i soldi c'erano.