ItaliaOggi: Fioroni non ha risparmiato sulla spesa
Non centrati gli obiettivi di riduzione previsti dalla Finanziaria 2007: meno costi solo per il 30%.
Anche l'operazione salva-asini si è dimostrata un fallimento
Fioroni non ha risparmiato come doveva. Quei tagli di classi, di insegnanti e anche di studenti bocciati che erano stati certificati nella Finanziaria 2007 per un risparmio di 448 milioni di euro già per l'anno in corso e di 1,32 miliardi di euro per il 2008, che diventano poi 1,4 miliardi a decorrere dal 2009, non ci sono stati e non ci saranno. Nella relazione tecnica allegata alla manovra finanziaria per il 2008 si certifica il fallimento degli interventi correttivi alla spesa pubblica che il ministro della pubblica istruzione avrebbe dovuto realizzare. Per esempio, nel 2007 il risparmio netto sarà di 136 milioni di euro, bisogna aspettare il 2008 per realizzare i restanti 272 milioni di euro ed arrivare così nel giro di un anno scolastico, e non un anno finanziario come invece la legge prevedeva, a 408 milioni di euro. Comunque 40 milioni meno di quanto era atteso. Risparmi che per l'anno 2007/08 si traducono in 14 mila insegnanti in meno da pagare. Discorso analogo per il 2008, che porterà a casa, con la nuova manovra, 515 milioni di euro di risparmi. Per arrivare a 1,372 miliardi di euro bisognerà aspettare il 2011. Tre anni per raggiungere un obiettivo di risparmio (per esattezza sono in verità 48 milioni di euro in più) che il governo Prodi aveva contato di portare a casa in un anno. Il che si traduce in un taglio al numero degli insegnanti di 11 mila unità ad anno. Tre anni per centrare l'obiettivo di quella riduzione delle piante organiche 2008 era attesa per 33 mila insegnanti.
Di mezzo ci vanno pure gli studenti asini. Infatti una delle misure di risparmio insisteva sulla riduzione del numero dei bocciati. Meno bocciati significa dover costituire meno classi e dunque dover assumere meno docenti, avevano ragionato il ministero dell'economia a dell'istruzione. Ma anche questa misura, che già nel 2007 non è stata applicata nella misura attesa, nel piano di rientro è sparita.
La Finanziaria 2007 aveva conteggiato che, salvando un bocciato ogni dieci, nei primi due anni della scuola superiore si sarebbero risparmiati 18,6 milioni di euro, già nel 2007, e ben 56 milioni di euro a decorrere dall'anno successivo. I bocciati normalmente sono 185.002, quelli da salvare dovevano essere 18.500. Per un taglio netto di 805 classi. Ma in via prudenziale, i tecnici, nella relazione allegata alla Finanziaria passata, avevano contato solo l'80% dei bocciati in meno. Così da risparmiare 1.455 docenti e 425 Ata, ovvero assistenti e bidelli. Per una minore spesa, appunto, di euro 56 milioni a decorrere dall'anno 2008, ed euro 18,6 milioni già nell'anno 2007. Ma i professori pare proprio che non ci siano stati a non bocciare uno studente per salvare i conti pubblici. E, del resto, lo stesso Fioroni si sarebbe trovato in difficoltà a giustificare una misura di questo tipo quando, con altro provvedimento, ha ripristinato per il prossimo anno gli esami di riparazione proprio per ridare maggiore serietà agli studi.
Per raggiungere gli obiettivi così come rimodulati, la manovra 2008 all'esame del senato fa affidamento su nuove misure. In primo luogo la stretta sui licei sperimentali, circa 600 gli indirizzi presenti, con un numero di classi e di ore di lezione ben al di sopra della media dei licei tradizionali. Le classi prime dei corsi sperimentali, recita il ddl recante la Finanziaria, potranno essere attivate solo se i quadri orari saranno congruenti con quelli previsti dagli ordinamento nazionali: produrrà un minor fabbisogno di 124 docenti, pari a 2232 ore in meno. Tra l'altro, le classi prime dovranno essere costituite tenendo conto del numero complessivo di iscritti, non più differenziati per singolo indirizzo: meno 1810 insegnanti. Complessivamente si avranno nel 2008/09 20 milioni di euro di risparmio che diventano 60 milioni dal 2009.