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ItaliaOggi: E per salvare l'anno, sì a tensostrutture e classi virtuali

I provvedimenti dell'esecutivo per garantire la promozione agli studenti. All'Aquila chiusi 64 plessi

14/04/2009
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ItaliaOggi

Di Alessandra Migliozzi
L'emergenza terremoto
Tensostrutture per studiare, accorpamento di studenti in altre classi, massima flessibilità della didattica con deroga all'obbligo dei 200 giorni di scuola, possibilità di lezioni estive per completare i programmi, incentivi economici ai docenti che sosterranno un carico maggiore del previsto. E poi computer portatili e lezioni via web di matematica, italiano, inglese per i maturandi. Anche la scuola studia la sua «ricostruzione», il suo dopo-terremoto in Abruzzo. Il ministro Gelmini, dopo una serie di riunioni tecniche al ministero, giovedì ha portato in Consiglio dei ministri i primi provvedimenti urgenti per far ripartire l'anno scolastico e ridare ai 18mila studenti coinvolti dal sisma (secondo il dato dell'Ufficio scolastico regionale) un banco dietro cui sedersi. Un problema non da poco con 64 plessi chiusi tra L'Aquila e la sua provincia di cui oltre il 90% inagibili a un primissimo censimento della Protezione civile. Bilancio forse destinato a migliorare nei prossimi giorni anche se solo entro la prossima settimana, si avrà la conta esatta delle scuole che hanno retto e possono riaprire i battenti e di quelle totalmente da rifare. «Tuttavia non credo ci siano scuole nell'hinterland di L'Aquila che potranno riaprire nell'immediato», spiega l'assessore regionale all'Istruzione Paolo Gatti. «Per questo ci stiamo attivando per organizzarci con quelle di Pescara, Chieti, Teramo». Nel frattempo, scatteranno altre misure per salvare la didattica (si vedano le anticipazioni di IO nel numero di martedì 7 aprile). Nell'ordinanza di protezione civile arrivata giovedì in Consiglio dei ministri ci sono 110milioni circa di fondi per l'edilizia scolastica. In particolare «alla Regione Abruzzo è riservata una quota non inferiore al 10% delle risorse previste dalla legge 2 del 28 gennaio 2009 destinate al finanziamento degli interventi in materia di edilizia scolastica». In attesa di mettere mano agli edifici ci si potrà organizzare con tensostrutture, container e quanto altro. L'anno scolastico 2008/2009 sarà comunque «valido» hanno assicurato Gelmini e il premier Silvio Berlusconi. Per consentirlo è stata approvata una deroga all'obbligo dei 200 giorni e le scuole abruzzesi potranno adottare soluzioni organizzative flessibili per recuperare il mancato svolgimento della didattica come l'adattamento del calendario, la flessibilità dell'orario e della durata delle lezioni, l'articolazione e la composizioni delle classi o sezioni, l'attivazione di insegnamenti integrativi e aggiuntivi anche nei mesi estivi. Gli alunni potranno anche essere iscritti in altre scuole abruzzesi e si sta pensando all'accorpamento di bimbi alle elementari. Tra le altre iniziative, fuori dall'Ordinanza ci saranno «speciali incentivi» per favorire gli straordinari e i doppi turni di professori e personale amministrativo. E si punterà anche sulla tecnologia. Con la riprese immediata dei collegamenti Internet nelle strutture didattiche di emergenza, grazie alla collaborazione tra Istruzione e ministero per l'Innovazione Tecnologica (anche con l'aiuto di Microsoft). E c'è una iniziativa ad hoc che si sta approntando anche per i maturandi : a chi deve fare l'esame saranno forniti un pc portatile e una chiave per la connessione a internet, per seguire corsi a distanza su tutte le materie base (italiano, matematica, fisica, latino, lingue). I ragazzi, fanno sapere dal ministero, saranno suddivisi in «classi virtuali» dove si terranno lezioni e si svolgeranno compiti, grazie al contributo di solidarietà di docenti di tutta Italia, che faranno lezione via web. Si tratta dell'anticipazione di un progetto che i ministri Gelmini e Brunetta intendono proporre in tutte le scuole italiane per il prossimo anno scolastico. Per i «tradizionalisti» del testo scolastico si stanno attrezzando biblioteche itineranti con i testi inviati da altre scuole.


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