ItaliaOggi: E il ministro attacca i media
Fioroni sul bullismo difende la scuola. E accusa: è oggetto di delegittimazione pubblica
Fioroni sul bullismo difende la scuola. E accusa: è oggetto di delegittimazione pubblica. Il ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, non ci sta: la scuola funziona e a tenerla in vita è l'eccellenza che però non fa notizia. Ne sono convinti anche gli studenti intervenuti alla conferenza stampa organizzata giovedì scorso al ministero della pubblica istruzione sul tema del bullismo. Passata la buriana, colti i primi frutti degli interventi antibullismo, il ministero rilancia: stiamo investendo per contrastare il problema ma adesso anche le famiglie si assumano le proprie responsabilità, sottoscrivendo insieme ai docenti il patto di corresponsabilità sociale di cui si parla nella direttiva spegni-cellulari. Ma se il fenomeno del bullismo, con la sua manifestazione sempre più precoce, come dimostrano i dati delle ricerche, e come sottolinea Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis, pone una questione di definizione più antropologica che sociologica del problema, la responsabilità della crisi si allarga a una pluralità di soggetti oltre la scuola, famiglie e mass media e internet in testa. L'amministrazione ha reagito all'emergenza con l'attivazione del numero verde e degli osservatori regionali (costati 1 mln e 800 mila euro) che, oltre a raccogliere dati sul fenomeno e intervenire direttamente sulle criticità, offrono soprattutto ai dirigenti scolastici, come sottolinea Francesco De Sanctis, direttore generale del Piemonte, quella spalla istituzionale di cui essi hanno maggior bisogno nei momenti di crisi.Adesso però c'è bisogno che la società faccia quadrato intorno alla scuola, sostiene Fioroni, che rilancia annunciando a breve l'avvio di una campagna pro-scuola, rivolta a mostrarne l'eccellenza che, secondo il ministro, è prevalente nel sistema.
Giovanni Scancarello