ItaliaOggi-Doccia fredda del consiglio dei ministri sul piano pluriennale di assunzioni per la scuola
"Doccia fredda del consiglio dei ministri sul piano pluriennale di assunzioni per la scuola Doccia fredda del consiglio dei ministri sul piano pluriennale di assunzioni per la scuola. Il plenum, ...
"Doccia fredda del consiglio dei ministri sul piano pluriennale di assunzioni per la scuola
Doccia fredda del consiglio dei ministri sul piano pluriennale di assunzioni per la scuola. Il plenum, ieri, ha preso in esame la disposizione contenuta nella legge di conversione del decreto legge n. 97/2003 relativa al piano pluriennale di nomine nella scuola da adottare entro il 2005.
L'esecutivo ha confermato l'impegno a varare il predetto piano con il quale dovrebbe essere risolto il precariato su posti di organico, ma ha puntualizzato che si procederà soltanto dopo aver provveduto a reperire i necessari mezzi finanziari di copertura. Una precisazione che, vista la situazione delle casse dello stato, apre a possibili slittamenti a data da decidersi delle assunzioni.
Restano invece confermate quelle già autorizzate per il prossimo anno scolastico: 15 mila immissioni in ruolo, tra insegnanti, personale ausiliario, tecnico, amministrativo e educativo.
Nuove precisazioni sulle modalità di utilizzo delle graduatorie permanenti (quelle dalle quali si procede alla metà delle assunzioni) sono giunte ieri dal ministero dell'istruzione, che ha firmato la circolare attuativa della legge di conversione del decreto n. 97 (si vedano le anticipazioni di ItaliaOggi di martedì scorso).
Le novità hanno efficacia a decorrere già dal prossimo anno scolastico, il che ha imposto all'amministrazione la riapertura dei termini per aggiornare i punteggi dei candidati (la nuova scadenza è il 14 giugno).
La circolare, che sarà inviata ai direttori scolastici regionali e ai centri dei servizi amministrativi, dà alcuni chiarimenti sul restyling, in particolare per quanto riguarda il raddoppio dei punti per il servizio prestato nelle scuole situate in comuni di montagna: gli insegnanti dovranno verificare che il comune in questione sia tra quelli dell'apposito elenco che il ministero ha allegato alla circolare. Saranno dunque da considerare comuni di montagna, validi ai fini della supervalutazione, non solo quelli che rispondono ai requisiti orografici, ma anche a quelli reddituali ed economici fissati dalla legge n. 991/1952. In seconda battuta, i docenti dovranno verificare che nel comune di montagna così individuato ci sia almeno un plesso della scuola nella quale si è svolto il servizio. Nel giro di un paio di settimane, l'amministrazione fornirà agli uffici scolastici direttamente l'elenco delle scuole interessate, in base al quale verificare le singole domande.
Alessandra Ricciardi"