ItaliaOggi: Dieci anni e non basta
A dieci anni dalla sua nascita l'autonomia scolastica festeggia un compleanno dal sapore dolce amaro
A dieci anni dalla sua nascita l'autonomia scolastica festeggia un compleanno dal sapore dolce amaro. A tutt'oggi, infatti, la stragrande maggioranza del personale scolastico la mastica poco. È il dato che emerge dal sondaggio che la Uil scuola ha realizzato intervistando presidi, insegnanti, segretari, tecnici e ausiliari degli istituti italiani, proprio in occasione del decennale della legge (la 59 del 1997) che ha istituito l'autonomia. I dati della ricerca sono eloquenti: il 67% degli intervistati ha risposto di avere una conoscenza media della materia, il 20% ha ammesso di conoscerla poco e solo il 13%, una minoranza, ha affermato di conoscerla bene. E chi è più informato degli altri deve dire grazie soprattutto alla sua scuola: circa la metà degli intervistati (49%) tra i canali di informazione sulle norme legate all'autonomia indica proprio il luogo di lavoro. Al secondo posto c'è il sindacato (27%). I media coprono , invece, soltanto un quinto dell'informazione che arriva al personale (19%) mentre le associazioni professionali si fermano al 5%. La percezione dei cambiamenti scaturiti dall'applicazione della normativa resta scarsa: il 40% degli intervistati li ha avvertiti poco, una parte che oscilla tra il 13 e il 22% non ha notato nessun cambiamento, mentre solo il 3-5% del personale pensa che la scuola sia cambiata moltissimo. Anche per questo il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, invita a mettere in campo interventi ´rapidi e coraggiosi per rilanciare l'autonomia che resta un'opportunità da non sprecare'. Come? ´Con una vera autonomia amministrativa e contabile e la stabilizzazione dell'organico funzionale'.