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ItaliaOggi: Corsi di laurea di qualità

Il ministro Fabio Mussi firma le linee di accompagnamento ai decreti sulle classi

20/07/2007
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ItaliaOggi

L'offerta formativa vincolata a requisiti minimi

Regole di trasparenza serie per le università, requisiti minimi di tipo qualitativo e quantitativo e anche definizione di tutti quegli obiettivi che gli atenei dovranno cercare di perseguire. Eccoli qui, nero su bianco, gli attesi requisiti minimi contenuti nel documento di accompagnamento ai decreti sulle nuove classi di laurea triennali e magistrali pubblicati il 7 luglio 2007 in Gazzetta Ufficiale. Il decreto ministeriale, che è stato scritto consultando la Conferenza dei rettori delle università, l'Interconferenza dei presidi e il Consiglio universitario nazionale, rappresenta una sorta di linea guida che gli atenei dovranno seguire per la programmazione e l'attivazione dei nuovi corsi. Il tutto al fine, come fanno sapere dal ministero di piazzale Kennedy, di rimettere al centro proprio lo studente. Ecco perché una delle caratteristiche a cui le università si dovranno uniformare sarà quella di seguire regole di trasparenza proprio per orientare in maniera chiara la scelta dello studente. Ma non solo, perché nel testo ci sono indicazioni precise su tutti quei requisiti di tipo quantitativo: dal numero dei docenti alla tipologia degli stessi per poter attivare un corso di laurea. Il tutto allo scopo di diminuire e riqualificare l'offerta formativa. Almeno la metà dei docenti dovrà, per esempio, essere dei settori disciplinari che caratterizzano il corso di laurea. E il ministero ha pensato anche a delle eccezioni, nel caso in cui ci siano dei corsi di laurea sdoppiati nella stessa sede perché troppo affollati o per quelle università non statali che dovranno comunque adeguarsi presentando un piano triennale da sottoporre, poi, all'approvazione degli organi universitari competenti. Uno dei punti di forza sarà anche la definizione degli obiettivi che le università dovranno sforzarsi di perseguire e laddove ci siano degli aspetti negativi cercare di apportare le modifiche, anche perché rispetto a questi gli atenei saranno poi sottoposti a valutazione. Il decreto, che attende solo la firma del ministro e sarà poi inviato al tavolo della Corte dei conti per la registrazione, potrà quindi far tirare un sospiro di sollievo alla Crui, che proprio nella giornata di ieri si era appellata al ministro esprimendo preoccupazione per il ritardo con cui il ministero stava procedendo alla definizione dei requisiti minimi indispensabili per l'attivazione dei corsi di studio secondo la nuova normativa. Ma dal ministero fanno sapere che tutto è pronto e dopo l'estate gli atenei potranno iniziare a lavorare sulle prime modifiche.


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