ItaliaOggi: Corsi a numero chiuso, più valore al diploma
Lo ha stabilito il provvedimento sull'accesso all'università approvato ieri dal consiglio dei ministri a firma congiunta Fioroni-Mussi
I risultati ottenuti nella scuola secondaria avranno valore come punteggio per entrare nell'università a numero chiuso. La maturità quindi non sarà più solo un pezzo di carta ma avrà un peso specifico ai fini dell'accesso alle facoltà universitarie. Lo ha stabilito il provvedimento sull'accesso all'università approvato ieri dal consiglio dei ministri a firma congiunta Fioroni-Mussi che individua i «Percorsi di orientamento per una scelta consapevole dei corsi di laurea universitari e valorizzazione della qualità dei risultati scolastici degli studenti per l'ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato». Queste misure entreranno in vigore a partire dall'anno accademico 2008/2009 e i percorsi di orientamento si inseriranno strutturalmente nell'ultimo anno di corso della scuola secondaria di secondo grado. Per l'accesso ai corsi universitari a numero programmato, nel punteggio massimo di 105 punti, 80 saranno assegnati sulla base del risultato del test d'ingresso e 25 saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola: a questo fine contribuiranno la media complessiva, non inferiore a 7/10, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore e la valutazione finale conseguita nell'esame di stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni, che comunque non deve essere inferiore a 80/100.