ItaliaOggi-Contratto: I Lavoratori Chiedono Conto-di Enrico Panini
L'opinione Contratto: I Lavoratori Chiedono Conto Anche in queste settimane continua incessante la richiesta dei lavoratori della scuola ai sindacati di conoscere quando riceveranno gli i...
L'opinione
Contratto: I Lavoratori Chiedono Conto
Anche in queste settimane continua incessante la richiesta dei lavoratori della scuola ai sindacati di conoscere quando riceveranno gli incrementi salariali relativi al secondo biennio del contratto 2002/2005, in seguito alla sottoscrizione dell'intesa con il governo del 27 maggio scorso.
Richieste analoghe arrivano dai lavoratori di accademie e conservatori, dai dirigenti scolastici, da chi opera negli enti di ricerca e nelle università.
Dietro a questa incessante richiesta non c'è solo la legittima esigenza di conoscere quando un proprio diritto sarà rispettato, dopo 19 mesi di attesa.
In questa richiesta c'è di più: una condizione economica sempre più difficile per tantissimi lavoratori, per i giovani, i precari, coloro che occupano i livelli retributivi più bassi; buste paga che arrivano con crescente fatica a fine mese; una condizione molto grave di incertezza economica, personale e collettiva, che si fa sentire sempre di più.
Da queste ragioni nasce la necessità di fare presto e di avviare trattative veloci.
A fine giugno è prevista, secondo gli annunci del governo, l'emanazione dell'atto di indirizzo generale che riguarda tutti i comparti pubblici. Poi, entro la metà di luglio, dovrebbero essere emanate le direttive della scuola e dello stato. Il primo problema è che i tempi di emanazione degli atti di indirizzo, se confermati, non saranno per nulla veloci, considerato che la firma a palazzo Chigi risale a fine maggio. L'intesa per il secondo biennio è molto precisa e riguarda l'attribuzione degli incrementi economici. Essi decorreranno dal 1° gennaio 2004 con un incremento crescente nei due anni, quindi ci saranno arretrati e non una tantum. Solo una piccola parte (lo 0,7%) potrà essere corrisposta dopo l'approvazione della Finanziaria per il 2006 ma la distribuzione potrà essere comunque definita subito dal contratto, fermo restando che la effettiva corresponsione non potrà che decorrere successivamente. Una parte di risorse (pari al 10%) sarà destinata alla parte variabile della retribuzione: quella continuativa (Ciae Rpd) e una parte minore al fondo di scuola per il ripiano delle disponibilità erose dall'inflazione.
L'intesa, poi, fa riferimento ad alcuni temi che non hanno ricadute dirette sulla contrattazione perché o sono raccomandazioni o presuppongono altri atti, e comunque non trovano relazione con il rinnovo contrattuale della scuola. Pertanto, ci sono tutte le condizioni, avendole convenute con il governo, per fare rinnovi contrattuali leggeri dal punto di vista dei contenuti e favorire, anche così, una rapida approvazione da parte degli organi di controllo.
Il nostro obiettivo è far avere gli incrementi retributivi nelle buste paga di ottobre o, al più tardi, con le retribuzioni del mese di novembre. Perché ottobre-novembre siano mesi di aumenti contrattuali bisogna però volerlo in due.
Noi la nostra parte la vogliamo fare e lo dichiariamo esplicitamente. Occorre che la faccia anche il governo. Se non fosse così significherebbe che ci sono ripensamenti in corso ma, se così fosse, non staremmo fermi a osservare