ItaliaOggi: Assunzioni, terremoto al ministero
La Consulta ha cancellato il doppio punteggio per i prof che hanno lavorato in sedi di montagna.
Graduatorie da rifare, nel ciclone circa 100 mila contratti
Non lascia nessun paracadute al ministero. Nessuna scappatoia, che consenta di circoscrivere il danno ed evitare di rifare le assunzioni effettuate negli ultimi tre anni. E non stupisce, visto che il relatore della sentenza è quel Sabino Cassese, ex ministro della funzione pubblica, da tutti noto come giurista rigorosissimo. La sentenza che taccia di incostituzionalità il raddoppio del punteggio per i docenti che hanno prestato servizio nelle sedi di montagna non lascia dubbi: i vari uffici scolastici dovranno rivedere tutte le operazioni di nomina, sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, effettuate dal 2004 a oggi, eliminando il doppio punteggio e reintegrando i docenti danneggiati, quelli che hanno perso un contratto perché preceduti in graduatoria da un collega che poteva vantare un servizio in montagna.
Il doppio punteggio, introdotto dalla legge n. 143/2004, è già stato cancellato per il futuro da Fioroni. Ma restava per il passato. Ed è quel passato ora a pesare come un macigno. Circa 100 mila, secondo alcune stime ufficiose, le posizioni da rivedere, tra chi andrebbe escluso e chi andrebbe reintegrato.
Un'operazione amministrativamente e operativamente improba, a cui il ministero guidato da Beppe Fioroni, che in queste ora sta valutando il da farsi, potrà sottrarsi probabilmente solo ricorrendo a un decreto legge: confermare le assunzioni finora fatte e al tempo stesso disporre il ripescaggio degli aventi titolo in occasione delle prossime immissioni in ruolo, con eventuale retrodatazione giuridica delle nomine.
Un provvedimento che consentirebbe di rispettare la sentenza della Consulta e non scontentare nessuno, evitando nuovi ricorsi