ItaliaOggi: Assunzioni a quota 30 mila
Tremonti alla Gelmini: non ci sono margini per assumere di più nel 2008
Alessandra Ricciardi
Rispunta lo stesso decreto messo a punto da Tps
Cambiano le maggioranze di governo e cambiano i ministri. Ma i numeri delle assunzioni nella scuola restano gli stessi. Il decreto che autorizza le immissioni in ruolo per il 2008 è atteso per fine giugno e ad oggi, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, interessa al massimo 30 mila persone, tra insegnanti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Insomma, le stesse 30 mila assunzioni su cui si erano interrotte le trattative tra i precedenti responsabili dell'economia e della scuola, rispettivamente Tommaso Padoa-Schioppa e Giuseppe Fioroni. In questi giorni l'interlocuzione tra i due ministeri è ripresa e il dossier dell'Economia è rimasto inalterato rispetto a qualche mese fa. Ai vertici del dicastero oggi guidato da Maria Stella Gelmini, i tecnici di Giulio Tremonti hanno risposto quanto già avevano avuto modo di dire a Fioroni: non ci sono le condizioni per assumere 50 mila nuovi dipendenti. Il diniego è suffragato dal fatto che mentre nel 2007 erano andati in pensione in 46 mila, quest'anno l'uscita dal lavoro nella scuola ha interessato solo 18 mila dipendenti. Un calo vertiginoso dei posti scoperti negli organici di diritto, che non consente di raggiungere, ma neanche di sfiorare, quelle 60 mila assunzioni (50 mila docenti e 10 mila Ata, ovvero ausiliari, tecnici e amministrativi) realizzate l'ultima volta. I conti, per le disponibilità attuali, è presto fatto: 18 mila pensionati, a cui si aggiungono 7/8 mila posti per i docenti di sostegno. il resto è Ata. Al massimo, dicono all'Economia, si potrebbe arrivare a 30 mila contratti a tempo indeterminato. Intanto il tempo stringe: per fare le nomine con decorrenza giuridica ed economia dal primo settembre, il decreto deve essere firmato entro fine giugno. E i sindacati, capitanati dai responsabili di settore, rispettivamente Enrico Panini (Cgil), Francesco Scrima (Cisl), Massimo Di Menna (Uil) e Marco Nigi (Snals) sottolineano come con 30 mila assunzioni alcune classi resteranno comunque scoperte. Anche perché a basse assunzioni a tempo indeterminato si accompagnano per quest'anno anche i tagli alle assunzioni a tempo determinato, ovvero quelle operate in organico di fatto in base alle ultime due leggi finanziarie. Difficoltà in cui incorrerebbero in particolare alcune regioni, come la Campania, le Marche e la Liguria. Più alunni per classi. Intanto, sempre sul fronte, del personale della scuola, c'è fermento per un nuovo intervento sul rapporto alunni-insegnanti (che già era stato innalzato dalla Finanziaria) nel decreto legge atteso per domani al consiglio dei ministri. Un incremento che porterebbe inevitabilmente a un aumento del numero di alunni per classi.