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ItaliaOggi: Assunzioni, 150 mila non bastano

I precari in attesa di un posto fisso sono almeno 237 mila

24/04/2007
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ItaliaOggi

SPECIALE GRADUATORIE/Rapporto del ministero dell'istruzione: pochi i prof di matematica.

Le immissioni in ruolo programmate dal governo nel prossimo triennio non basteranno a dare un lavoro stabile a tutti i docenti precari abilitati. È quanto si evince confrontando i dati previsionali delle immissioni in ruolo con quelli delle graduatorie permanenti aggiornati al 19 ottobre 2006. Stando a quanto previsto nella Finanziaria di quest'anno, nel prossimo triennio dovrebbero essere disposte 150 mila immissioni in ruolo. Troppo poche se si pensa che nelle graduatorie permanenti attualmente in vigore ci sono non meno di 237 mila precari. E che, a partire dal prossimo anno, se ne aggiungeranno almeno altri 100 mila. I dati sul precariato sono contenuti in un rapporto elaborato dal ministero della pubblica istruzione, denominato Osservatorio sulle graduatorie permanenti 2006, pubblicato sul sito: https://www.pubblica.istruzione.it/mpi/pubblicazioni/2007/allegati/osservatorio_graduatorie.pdf. In realtà i soggetti inseriti nelle graduatorie permanenti sono esattamente 444.852, ma gli aspiranti in condizioni di effettivo precariato sono 237 mila. La differenza è costituita generalmente da docenti di ruolo, che hanno scelto di rimanere inclusi, sperando in una possibilità in più per la mobilità. Specialmente per quanto riguarda eventuali passaggi di cattedra e di ruolo. Oppure per la mobilità interprovinciale, che è preclusa per 3 anni ai neoimmessi in ruolo. Un altro dato importante è costituito dall'elevato tasso di specializzazione: il 60% dei candidati ha conseguito l'abilitazione tramite il superamento di un concorso per titoli ed esami. E si fa via via più consistente la percentuale dei titolari di laurea specialistica in scienze della formazione primaria fra gli aspiranti all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria (tra gli iscritti 2005 è rispettivamente del 24,3% e del 40,9%). Cresce anche la quota dei diplomati presso le scuole di specializzazione all'insegnamento secondario (Ssis) nelle graduatorie per la scuola secondaria, pari al 27,5% degli iscritti alle graduatorie per la scuola media, e al 26,6% degli iscritti alle graduatorie per la scuola superiore. Ma è anche vero che, ad oggi, le scuole di specializzazione all'insegnamento secondario costituiscono l'unico percorso ordinario per conseguire l'abilitazione. E il numero delle sanatorie è diminuito rispetto al passato. Nel rapporto emerge anche nel Mezzogiorno c'è il numero più alto di precari: il 46,8% del totale nazionale. Pochi i docenti di matematica: una presenza percentuale del solo 10,8%, sempre per la secondaria di primo grado, degli aspiranti all'area della matematica (a fronte di un 17% dell'organico). Anche nella secondaria di secondo grado ci sono percentuali analoghe, con indice molto basso di aspiranti agli insegnamenti di matematica, fisica, informatica, discipline tecnologiche.


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