ItaliaOggi: Addio al contratto ad hoc Rsu rinviate di un anno
Lo prevede un decreto legisaltivo licenziato definitivamente dal governo venerdì scorso
AZIENDA SCUOLA
Addio al comparto scuola ed elezioni Rsu rimandate all'anno prossimo. Lo prevede un decreto legisaltivo licenziato definitivamente dal governo venerdì scorso. La contrattazione, così come è stata effettuata dal 1993 in poi, non esisterà più: tutti i comparti della pubblica amministrazione saranno inseriti in 4 mega-comparti e la scuola dovrà abituarsi alla coabitazione contrattuale con l'università, la ricerca, i conservatori e le accademie. E siccome la rappresentatività dei sindacati dovrà essere calcolata mettendo nello stesso calderone le tessere e i voti Rsu di tutti i lavoratori di questi settori, le elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie nella scuola non si faranno più. Entro il 30 novembre 2010, però, bisognerà votare contemporaneamente in tutte le pubbliche amministrazioni. Dopo di che si procederà nuovamente al calcolo della rappresentatività. E i sindacati che non raggiungeranno il fatidico 5%, calcolato facendo la media tra il numero degli iscritti e i voti alle Rsu, non potranno più sedere ai tavoli contrattuali e perderanno la rappresentatività. In buona sostanza, dunque, i sindacati grandi si mangeranno i distacchi e i permessi di quelli piccoli, che non potranno più partecipare nemmeno alle contrattazioni. Fino alle prossime elezioni, però, saranno confermati i dati sulla rappresentatività attuale. Anche se non è chiaro che fine faranno le piccole confederazioni. Il decreto, infatti, prevede che già dal prossimo anno sarà avviata la contrattazione per il rinnovo degli accordi in scadenza. Ma tutto avverrà già nei nuovi mega-comparti a coabitazione forzata. E siccome una confederazione, per essere riconosciuta tale, ha bisogno di essere rappresentativa almeno in 2 comparti, non è chiaro se ai prossimi tavoli negoziali saranno ammesse tutte le attuali confederazioni oppure no. Resta il fatto, però, che la composizione dei mega-comparti sarà decisa definitivamente in sede di contrattazione. E dunque, con ogni probabilità, in quella sede sarà fissata anche una disciplina transitoria.