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ItaliaOggi: Acciarini: non abbiamo copiato la Moratti

Un'offerta pensata per le donne che lavorano. Maria Chiara Acciarini, sottosegretario alla famiglia, così spiega l'avvio della sperimentazione delle sezioni primavera

19/06/2007
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ItaliaOggi

Un'offerta pensata per le donne che lavorano. Maria Chiara Acciarini, sottosegretario alla famiglia, così spiega l'avvio della sperimentazione delle sezioni primavera.
D. A che cosa servono?

R. Siamo riusciti a dare una risposta concreta alle donne che lavorano nonché alle esigenze di tutte quelle famiglie, e sono numerosissime, che sempre più chiedono servizi educativi qualificati anche perché costrette ad affrontare bisogni socio-educativi specifici. Quelli che, per l'appunto, riguardano i bambini dai due ai tre anni.

D. I bambini saranno obbligati o no a percorrere questo ponte che separa gli asili nido dalla scuola dell'infanzia?

R. Saranno sezioni sperimentali aggregate la cui attivazione presso le scuole materne, comunali e parificate dipenderà unicamente dalla volontà e dalla fattibilità dei progetti che le singole realtà locali saranno presto chiamate a presentare. Anche sulla base delle buone pratiche già esistenti.

D. Non è un modo per far rientrare dalla finestra l'anticipo morattiano?

R. Si tratta di due provvedimenti completamente differenti. L'anticipo previsto all'interno del progetto dell'ex ministro Moratti si proponeva di inserire i bambini che avevano appena compiuto i tre anni in una scuola pedagogicamente studiata (e studiata assai bene) per bambini dai tre ai sei anni. Nel nostro caso la sperimentazione riguarda progetti specifici al centro dei quali ci sono bambini che hanno dai 24 ai 36 mesi. Una classe di età ben definita, dunque, e con bisogni altrettanto definiti; progetti che vale la pena monitorare nel contesto dell'autonomia scolastica e di quella degli enti locali e della programmazione regionale.

D. Non c'è il rischio che il varo delle sezioni primavera ritardi l'attuazione del piano straordinario sugli asili nido?

R. Assolutamente no. Quel Piano è previsto dalla Legge finanziaria e ha un suo finanziamento: per l'esattezza 100 milioni di euro l'anno, per tre anni, destinati a incrementare i posti degli asili nido. Le sezioni primavera rappresentano un'offerta aggiuntiva che arricchisce l'offerta dei servizi all'infanzia valorizzando il pluralismo delle esperienze e il principio di sussidiarietà.


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