Italia Oggi-Tempo pieno, è scontro sulle norme
Le disposizioni del ministero dell'istruzione per le iscrizioni nelle scuole hanno creato molti dubbi. Tempo pieno, è scontro sulle norme La circolare e la lettera della Moratti dicono due co...
Le disposizioni del ministero dell'istruzione per le iscrizioni nelle scuole hanno creato molti dubbi.
Tempo pieno, è scontro sulle norme
La circolare e la lettera della Moratti dicono due cose opposte
Caos sul tempo pieno nella scuola. Il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, ha inviato una lettera alle famiglie italiane, il 13 gennaio scorso, per spiegare che il tempo pieno continuerà a esistere nelle scuole elementari, nonostante il decreto attuativo della sua riforma, la legge 53/2003, in corso di approvazione, ne abbia invece previsto la cancellazione.
E nella stessa direzione della scomparsa del tempo pieno si muove anche la circolare sulle iscrizioni di quest'anno, la n. 2, prot. 257, che il ministro ha firmato il 13 gennaio (si veda ItaliaOggi del 14 gennaio), che fissa il termine per la presentazione delle domande di iscrizione alle prime classi al 31 gennaio prossimo.
Fatta eccezione per le domande di accesso anticipato alla scuola materna, che potranno essere presentate entro il 15 febbraio dai genitori dei bambini che compiranno tre anni entro il 28 febbraio 2004.
Che cOSA DICE IL MINISTRO
Rivolgendosi ai genitori il ministro Moratti ha detto che 'il tempo pieno sarà offerto a tutti i bambini della scuola primaria gratuitamente come per il passato e fino a 40 ore settimanali, a seconda delle scelte che voi esprimerete alle scuole interessate al momento dell'iscrizione'.
Che cOSA DICE LA CIRCOLARE
In senso opposto, invece, la circolare n. 2, che anticipa l'abrogazione delle norme che regolano il tempo pieno (articoli 129 e 130 del dlgs 297/94) prevista dalla bozza di decreto attuativo della riforma (in corso di approvazione).
Sulla questione dell'ingresso anticipato per i bambini che compiranno tre anni entro il 28 febbraio 2005, l'amministrazione ha chiarito, inoltre, che sarà vincolato all'esaurimento delle liste di attesa, alla disponibilità dei posti e alla espressa volontà del comune di assumere i relativi oneri finanziari. Per quanto riguarda la scuola elementare, invece, il tempo pieno andrà definitivamente in soffitta e lascerà il posto a un modello organizzato in 27 ore la settimana, cui potranno aggiungersi uno o più rientri settimanali, facoltativi, per complessive tre ore la settimana.
A ciò si aggiungerà il tempo da dedicare alla mensa, fino a un massimo di dieci ore settimanali. La relativa assistenza sarà assicurata dal personale docente.
LA REPLICA DEL MIUR
Il ministero, però, smentisce: 'La circolare', si legge in una nota di viale Trastevere, 'non introduce in alcun modo anticipazioni rispetto al nuovo quadro normativo all'esame degli organi competenti e in via di definizione'.
LE NORME VIGENTI
Resta il fatto, però, che la circolare fa riferimento a un nuovo assetto organizzativo, che va a sostituire il tempo pieno, così come è stato effettuato fino a oggi. Vale a dire, circa 33 ore di lezione settimanali alle quali si aggiunge un'ora al giorno per la mensa.
Anche se tale modello, sebbene confortato dalla prassi, non è applicato uniformemente da tutte le scuole. In ogni caso, il nuovo modulo organizzativo, previsto dalla circolare, allo stato attuale non discende da atti normativi che lo prevedano.
Fino a quando il decreto attrattivo della legge Moratti non sarà definitivamente approvato, la normativa di riferimento, infatti, continuerà a essere costituita dagli articoli 129 e 130 del Testo unico (dlgs 297/94): le norme che regolano il tempo pieno. Che non risultano ancora abrogate.
NESSUNA NOVITÀ ALLE SUPERIORI
Il dispositivo riguarda le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado e prevede anche la cancellazione del tempo prolungato nelle scuole medie.
Nessuna novità sostanziale, invece, per le scuole secondarie di secondo grado, perché al momento non sono in cantiere provvedimenti attuativi della riforma Moratti per questo segmento di istruzione. Ecco le novità in dettaglio.
SCUOLA DELL'INFANZIA
I bambini che compiranno tre anni entro il 28 febbraio 2004 potranno essere ammessi alla prima classe della scuola dell'infanzia, solo se si verificheranno alcune condizioni. In primo luogo, le liste di attesa dei bambini già in possesso dei requisiti di accesso previsti dalle vecchie norme dovranno risultare esaurite. In più, vi dovrà essere disponibilità di posti nella scuola interessata, sia sul piano logistico sia su quello della dotazione organica dei docenti. Infine, vi dovrà essere la disponibilità del comune, nel quale si trova la scuola interessata, a fornire i servizi aggiuntivi: trasporti, mense, attrezzature ecc.
Per quanto concerne il tempo-scuola, la circolare prevede che esso si articolerà tra le 875 e le 1.700 ore annue.
Le domande di iscrizione per i bambini che compiranno gli anni secondo le vecchie norme dovranno essere presentate entro il 31 gennaio prossimo.
Per le iscrizioni dei bambini che chiederanno di essere ammessi in anticipo il termine è stato fissato, invece, al 15 febbraio.
SCUOLA PRIMARIA
L'accesso anticipato alla scuola elementare, che con la riforma si chiamerà scuola primaria, sarà invece, garantito a tutti i bambini nati entro il 28 febbraio 1999, senza limitazioni. Per quanto concerne il tempo-scuola, la circolare parla di 891 ore obbligatorie l'anno, cui si aggiungeranno altre 99 ore facoltative, che saranno scelte dai genitori all'atto della presentazione della domanda. A ciò potranno aggiungersi fino ad un massimo di 330 ore annue per la mensa. L'assistenza a mensa sarà affidata ai docenti. A conti fatti, dunque, il tempo scuola si articolerà in 27 ore settimanali obbligatorie e tre ore facoltative. Ed eventualmente fino a un massimo di dieci ore la settimana per la mensa.
SCUOLA MEDIA
La scuola media, che con la riforma si chiamerà scuola secondaria di primo grado, subirà la cancellazione del tempo prolungato. Un modulo organizzativo che consente, a richiesta delle famiglie, di prolungare il tempo-scuola da un minimo di 36 ore (con due o tre rientri settimanali) a un massimo di 40 ore settimanali (generalmente, cinque rientri settimanali). A questo proposito la circolare parla di un modello organizzativo di 27 ore la settimana obbligatorie, cui potranno aggiungersi sei ore settimanali di attività facoltative, che saranno eventualmente scelte dalle famiglie all'atto dell'iscrizione, e massimo 231 ore annue per la mensa.