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Italia oggi-Tempo pieno, cancellato il doppio organico

La Moratti modifica il decreto attuativo della riforma. Tempo pieno, cancellato il doppio organico Nuovo cambio di scena per la riforma della scuola. Il ministro dell'istruzione, Letizia Morat...

16/12/2003
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ItaliaOggi

La Moratti modifica il decreto attuativo della riforma.

Tempo pieno, cancellato il doppio organico
Nuovo cambio di scena per la riforma della scuola. Il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, torna sui propri passi e reintroduce il tempo pieno e quello prolungato, assenti nella prima bozza di decreto (si veda ItaliaOggi di venerdì corso). E per farlo, conferma per il 2004/2005 i posti attivati quest'anno per la copertura del maggior orario, anche se cancella la norma che prevede il doppio organico.

La mancata previsione del tempo pieno e di quello prolungato avevano scatenato le critiche del centro-sinistra e dei sindacati, i quali ne avevano fatto uno dei motivi della mobilitazione generale del 29 novembre. La svolta si è registrata la scorsa settimana, quando il ministero dell'istruzione ha portato all'esame della Conferenza unificata stato-regioni-autonomie locali un nuovo testo.

Il provvedimento nella nuova formulazione ha ottenuto il via libera della Conferenza ed è ora all'esame delle commissioni cultura di camera e senato, che dovranno esprimersi entro il prossimo 19 gennaio. Le novità più importanti riguardano l'articolo 7 del decreto, relativo alle modalità di realizzazione delle attività educative e didattiche.

La nuova formulazione prevede espressamente che le scuole elementari potranno ampliare il tempo scuola per includervi l'assistenza da parte degli insegnanti durante il tempo mensa, che potrà estendersi fino a un massimo di 330 ore annue. Gli istituti inoltre potranno organizzare attività aggiuntive fino a un massimo di 99 ore all'anno: la frequenza da parte degli alunni sarà obbligatoria e anche gratuita, visto che le scuole non potranno pretendere nessun contributo per questa voce.

Il ministero ha inoltre chiarito che l'organico di istituto dovrà essere stabilito tenendo conto del progetto complessivo della scuola, il che significa che non potranno essere operati tagli alla luce delle sole necessità espresse sulla carta a livello nazionale. L'amministrazione dovrà dunque fare i conti con un tempo scuola che, alle elementari, avrà 891 ore di tempo base, 99 ore di tempo opzionale e 330 per la mensa, e su queste basi garantire il personale necessario. Per le medie il tempo prolungato conteggerà 231 ore, comprensive di mensa. Per far fronte alle esigenze di maggior personale, l'assistenza nelle mense sarà affidata agli insegnanti.

'È confermato, per l'anno scolastico 2004/05, il numero dei posti attivati complessivamente a livello nazionale per l'anno scolastico 2003/2004 per le attività di tempo pieno e di tempo prolungato', recita l'articolato, che però puntualizza che 'tale numero costituisce per gli anni successivi il limite massimo dei posti attivabile agli stessi fini'. E contestualmente è abrogata la norma dell'articolo 130 del Testo unico sull'istruzione che prevede il doppio organico per coprire il tempo pieno.

Le scuole appartenenti al primo ciclo potranno inoltre essere aggregate in istituti comprensivi, comprendenti le scuole dell'infanzia che gravitano sullo stesso territorio.

Per gli anticipi nella scuola dell'infanzia è stato infine ribadito il carattere sperimentale, in assenza di risorse adeguate a livello nazionale.

Gli emendamenti presentanti sono serviti a ottenere il via libera (con il parere contrario di otto regioni a guida centro-sinistra) e smussare in parte le critiche dei sindacati. Per i comuni, gli enti locali più interessati dall'attuazione della riforma del primo ciclo, è stato garantito, come richiesto, che non ci saranno aggravi di spese sui propri bilanci. Non è stata invece accolta la richiesta di portare a 198 le ore facoltative annue anche per la scuola primaria. 'Alcuni cambiamenti sono sostanziali, ma ci sono ancora formulazioni contraddittorie, come quella sulla frequenza obbligatoria delle attività facoltative, che andrebbero riviste, e soprattutto la previsione del tutor', dice Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola. La Cisl scuola guidata da Daniela Colturani apprezza i passi in avanti fatti dal ministro, ma chiede che 'vengano espunte le disposizioni di natura organizzativa e didattica che comprimono l'autonomia delle scuole'. Per niente convinta della bontà del decreto resta invece la Cgil scuola che conferma la richiesta di ritiro del provvedimento. 'È a rischio la qualità', ha detto Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, 'visto che con l'abolizione del doppio organico c'è il rischio che i genitori iscrivano i propri figli a un doposcuola. I sindacati base e i comitati spontanei mantengono una posizione ancora più intransigente e chiedono addirittura l'abrogazione della legge n. 53/2003.


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