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Italia oggi: Spoil system con scappatoia. Saranno retrodatate le nomine dei presidi

Prima scappatoia per evitare le conseguenze dello spoil system. Il ministero dell'istruzione, preso in contropiede, ha infatti invitato i direttori generali a retrodatare le nomine dei nuovi presidi, ...

08/08/2002
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ItaliaOggi

Prima scappatoia per evitare le conseguenze dello spoil system. Il ministero dell'istruzione, preso in contropiede, ha infatti invitato i direttori generali a retrodatare le nomine dei nuovi presidi, che saranno fatte dopo la giornata di oggi. Sarà così evitato lo stop amministrativo causato dall'entrata in vigore della legge Frattini sul riordino della dirigenza della pubblica amministrazione. Essa, tra l'altro, prevede il blocco degli atti di gestione straordinaria da parte dei direttori generali, a far data da oggi. La decisione evita tra l'altro che l'anno scolastico inizi nel caos per la mancanza dei direttori di istituto.

Corsa contro il tempo dei direttori generali delle amministrazioni dello stato per adempiere gli ultimi atti prima di incappare nello stop operativo imposto dalla legge sullo spoils system. Da oggi, infatti, possono gestire solo l'attività di ordinaria amministrazione e dunque non potranno più, per esempio, sottoscrivere contratti per nominare i dirigenti di livello non generale. C'è chi corre ai ripari, come il ministero, che ha trovato l'escamotage per evitare che il nuovo anno scolastico inizi nel caos: retrodatare i contratti di nomina dei dirigenti scolastici, che saranno sottoscritti a settembre, a prima dell'8 agosto.

Secondo quanto si apprende da ambienti vicini al ministero, il dicastero dell'istruzione, con una nota interna, ha infatti segnalato ai d.g. generali 'l'opportunità di apporre al contratto, nonché al conseguente provvedimento d'incarico, una data anteriore all'8 agosto, onde evitare problemi interpretativi circa la possibilità di stipulare tali contratti in regime di ordinaria amministrazione'.

A gettare nel caos gli uffici della p.a., in pieno periodo di ferie estive, è la disciplina transitoria della legge di riforma della dirigenza pubblica (n.145/2002), in cui si prevede che i titolari 'degli incarichi di livello generale esercitano esclusivamente le attività di ordinaria amministrazione' fino al 7 ottobre, data a partire dalla quale decadranno automaticamente dalle funzioni. L'entrata in vigore della legge Frattini sulla dirigenza pare però aver colto impreparate alcune amministrazioni che sono chiamate ora a tamponare le emergenze per evitare la paralisi delle attività.

Tra queste, il ministero dell'istruzione, che ha dovuto fronteggiare il rischio che a settembre le scuole riaprissero senza presidi.

La nomina del personale di livello dirigenziale non generale,infatti rientra tra quegli atti che la circolare interpretativa della legge sulla dirigenza, messa a punto dal dicastero di palazzo Vidoni, colloca nell'ambito della straordinaria amministrazione. In quanto tale, vietata a decorrere da oggi ai direttori generali.

Eccedono inoltre l'ordinaria gestione amministrativa: la stipulazione di contratti passivi, diversi da quelli riguardanti le forniture di beni e servizi necessari per il funzionamento dell'organizzazione; l'approvazione di progetti, programmi, piani; la promozione di liti, gli atti di conciliazione e di transazione giudiziale e stragiudiziale; le convenzioni, gli accordi di programma, gli accordi procedimentali e gli accordi sostitutivi di provvedimenti.

Per evitare l'empasse e nuove grane per l'avvio dell'anno scolastico, il ministero dell'istruzione è ricorso al rimedio della retrodatazione. 'E' l'ennesima sottovalutazione dei diritti del personale, un ulteriore esempio della grave inefficenza di questa amministrazione, commenta il segretario generale della Cgil scuola, Enrico Panini, 'che si fa vanto di una gestione manageriale'.

'Il concetto di straordinaria amministrazione è esageratamente ampio e può bloccare le attività, non solo dell'amministrazione scolastica' sottolinea dal canto suo il presidente dell'Anp, l'associazione nazionale dei dirigenti scolastici, Giorgio Rembado. 'E' necessario che almeno i contratti di nomina dei dirigenti non generale siano fatti entro oggi, per consentire un avvio del nuovo anno'.

Secondo il segretario della Uil, Massimo Di Menna, sono a rischio anche le sperimentazioni avviate con le regioni sul fronte della formazione professionale. 'Il ministero deve chiudere in fretta, la fase dell'interregno, confermando o sostituendo, entro metà settembre, tutti i direttori generali'.


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