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Italia Oggi-Sindacati pronti alla mobilitazione

Resta negativo il giudizio di tutte le sigle sul primo decreto attuativo. Berlusconi: sono solo bugie. Sindacati pronti alla mobilitazione Non convincono le risposte date dal governo sul tempo p...

27/01/2004
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ItaliaOggi

Resta negativo il giudizio di tutte le sigle sul primo decreto attuativo. Berlusconi: sono solo bugie.

Sindacati pronti alla mobilitazione
Non convincono le risposte date dal governo sul tempo pieno
Sciopero in vista contro la riforma Moratti. Le modifiche apportate al decreto legislativo sulla scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado non hanno convinto i sindacati, che hanno ribadito il giudizio negativo circa il provvedimento. Cgil, Cisl e Uil hanno subito proclamato lo stato di mobilitazione della categoria e nei prossimi giorni decideranno le azioni unitarie di protesta. Già pronta invece allo sciopero generale la Gilda degli insegnanti, che conta di replicare la massiccia adesione alle manifestazioni di piazza degli ultimi mesi contro l'avvio della riforma dei cicli. A difendere il decreto, e a spiegarne i contenuti, è intervenuto il presidente del consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, che ha sottolineato come non sarà toccato il tempo pieno, i genitori potranno contare su una maggiore flessibilità didattica e organizzativa e su un'offerta formativa arricchita e più moderna. 'A forza di ripetere sempre la stessa bugia, questa finisce per diventare verità', ha detto il premier in risposta a chi, centrosinistra e sindacati, continua a ripetere che il tempo pieno è stato soppresso, 'un sistema in uso già nella politica informativa di Goebbels'. Il punto più contestato della riforma resta appunto il tempo pieno. Per i sindacati, se è vero che il monte orario complessivo settimanale resta inalterato, ossia 40 ore, è anche vero che è stato stravolto il suo modello organizzativo, 'sopprimendo la contitolarità della cattedra tra i due docenti impegnati nella copertura dell'intero orario giornaliero e facendo proliferare il tempo mensa', accusa Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, che ricorda anche come su alcuni aspetti, quali l'orario di lavoro e l'organizzazione, è necessario che il ministero convochi i sindacati. 'Un preciso obbligo, previsto dall'articolo 43 del contratto'. Parla di supermarket dell'offerta formativa Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola. 'Non sono state date risposte alle tante preoccupazioni degli insegnanti e dei genitori. Ora è necessaria una forte mobilitazione finalizzata all'apertura del confronto per avere risposte convincenti e impegni concreti su tutti gli aspetti che hanno ricadute sul lavoro'. L'approvazione del provvedimento è stata 'un atto di forza contro il dissenso manifestato dai dipendenti e dalle famiglie', accusa Daniela Colturani, segretario della Cisl scuola. Il testo approvato 'disciplina materie di riserva negoziale relative all'organizzazione del lavoro e alla mobilità dei docenti', sottolinea il responsabile dello Snals, Fedele Ricciato, 'facendo saltare la ripartizione di competenze'. Pensa allo sciopero la Gilda Unams, guidata da Alessandro Ameli. 'La riforma agisce pesantemente sull'organizzazione scolastica destrutturando l'attuale assetto. La prevista riduzione oraria delle discipline obbligatorie, infatti, produrrà un abbassamento della qualità degli studi', spiega Ameli, 'e la riduzione, a regime, degli organici avrà ulteriori effetti negativi sulla qualità complessiva del sistema'.


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