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Italia Oggi-Riforma, stop ai privatisti passata la prima media

È una delle novità contenute nel decreto di attuazione della legge 53/03. Riforma, stop ai privatisti passata la prima media Addio ai moduli e al tempo pieno nella scuola elementare. E nient...

10/02/2004
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ItaliaOggi

È una delle novità contenute nel decreto di attuazione della legge 53/03.

Riforma, stop ai privatisti passata la prima media
Addio ai moduli e al tempo pieno nella scuola elementare. E niente più ammissioni alle classi successive alla prima media per i candidati privatisti. Sono queste alcune delle novità più importanti contenute nel primo decreto attuativo della riforma Moratti. Il dispositivo, infatti, oltre a disegnare un nuovo assetto per la scuola elementare e la scuola media, dedica un intero articolo alle abrogazione di una serie di norme che, attualmente, regolano il tempo pieno e le cosiddette idoneità. Vale a dire: la possibilità, per i candidati privatisti di essere ammessi a classi successiva alla prima media, sostenendo un esame. Il provvedimento dispone anche l'abrogazione della norma che attribuiva ai direttori didattici il potere di assegnare i docenti ai moduli, così come pure il carattere collegiale dell'azione dei docenti in forza dell'appartenenza al modulo stesso (art. 128 commi 3 e 4). Un colpo di spugna anche sulla valutazione del consiglio di classe nella scuola media e sulla scheda personale dell'alunno, che sarà sostituita dal portfolio delle competenze. Un documento la cui redazione sarà a cura del tutor, che lo redigerà in collaborazione con i genitori. All'esame di licenza media non saranno più ammessi candidati privatisti. Cassato completamente anche l'articolo 442 del testo unico che recava la disciplina sugli organici e sulle immissioni in ruolo. Una norma, peraltro, già in gran parte cancellata dal regolamento dell'autonomia scolastica (dpr 275/99). Vanno in soffitta definitivamente anche le norme istitutive del tempo pieno d nelle scuole elementari. Il decreto legislativo, infatti, prevede espressamente l'abrogazione degli articoli 129 e 130 del testo unico, che istituivano questa particolare articolazione del tempo scuola.

Suddividendo, peraltro, in modo netto, le attività didattiche dall'assistenza alla mensa scolastica. Il dispositivo prevedeva, in prima stesura, anche la cancellazione dell'articolo 147 del testo unico: la norma che consente ai bambini di 5 anni il divieto di iscriversi alla scuola elementare con un anno di anticipo presentandosi, da privatisti, all'esame di idoneità alla seconda elementare. In pratica: la cosiddetta primina. All'ultimo, momento, però, la norma sulle primine è stata mantenuta in vita e il riferimento all'abrogazione dell'articolo 147 è stato cancellato.

È prevista, invece, la cancellazione delle disposizioni che consentono i travasi tra le scuole private e quelle statali per quanto riguarda la scuola media. Ciò non vale, invece, per le scuole elementari dove gli esami di idoneità che consentono i passaggi continueranno a essere possibili. (riproduzione riservata)


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