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Italia Oggi-Prosegue il braccio di ferro tra Moratti e Cgil, Cisl e Uil.

Prosegue il braccio di ferro tra Moratti e Cgil, Cisl e Uil. Si sciopera a marzo Contro la riforma e la devoluzione Nuovo sciopero nella scuola entro la metà di marzo. Dopo la manifestazione ...

02/03/2004
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ItaliaOggi

Prosegue il braccio di ferro tra Moratti e Cgil, Cisl e Uil.

Si sciopera a marzo
Contro la riforma e la devoluzione
Nuovo sciopero nella scuola entro la metà di marzo. Dopo la manifestazione di sabato scorso, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di proseguire nell'azione di protesta contro la riforma Moratti, la devoluzione della scuola alle regioni e il mancato stanziamento delle risorse necessarie a rinnovare il contratto della scuola. I sindacati confederali parlano di un successo, quello di sabato, che nonostante il maltempo ha visto l'adesione di circa 100 mila persone.

'È necessario un percorso nuovo e forte per cambiare l'agenda dei progetti politici del paese, dando priorità a temi fondamentali come quelli del lavoro, del Mezzogiorno e della scuola', ha detto Savino Pezzotta, segretario della Cisl, che ha promesso: 'La mobilitazione andrà avanti, fino in fondo'. Secondo il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, 'questa protesta conferma come il mondo della scuola valuta la riforma Moratti'. Ad avviso di Epifani, occorre che il ministro cambi il metodo di approccio, 'dovrebbe discutere con i sindacati per modificare quello che intende fare'. 'La piazza ha risposto come e più del 29 novembre scorso, per dire no a questa riforma priva di consenso e di risorse economiche', ha commentato Daniela Colturani, segretario della Cisl scuola. Ed Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, ha sottolineato come non saranno accettati 'tagli alla qualità del sistema dell'istruzione. Vogliamo una riforma vera, o saremo ascoltati o andremo avanti anche a colpi di sciopero'. Il leader della Uil scuola, Massimo Di Menna, sottolinea un altro aspetto della protesta: 'La devolution alle regioni delle competenze che spettano allo stato in materia di scuola porterà alla creazione di tanti sistemi scolastici diversi quante sono le regioni. Va difesa la scuola pubblica e nazionale'.

Alla manifestazione hanno partecipato anche associazioni di genitori e docenti e alcuni rappresentanti del centro-sinistra. Intanto si teneva, sempre sabato, la contromanifestazione di Forza Italia, per ribadire le ragioni della riforma, contro 'le bugie della sinistra', ha detto il coordinatore degli azzurri, Sandro Bondi. 'Ancora una volta oggi la sinistra urla menzogne, noi non ci fermeremo, non ci faremo intimorire, abbiamo agito in continuità con la legislazione più recente e le migliori esperienze della scuola italiana', ha detto Valentina Aprea, sottosegretario all'istruzione. 'Il nostro non sarà un tempo pieno, ma pienissimo', ha detto ancora. E per Antonio Landolfi, portavoce di An, 'la sinistra attacca la riforma Moratti perché si è ormai arroccata a difesa di una scuola obsoleta e inefficiente. La riforma premia il merito di chi studia, la preparazione di chi insegna, l'efficienza di chi organizza. Il resto è soltanto noiosa e inutile propaganda'. Il coordinatore di Forza Italia si dice disponibile a discutere dei contenuti della riforma con tutti, 'con le parti più moderate della sinistra, soprattutto con la Margherita, perché capiscano che questa è una buona riforma, importante, che mette al centro il valore della persona, della famiglia e dell'autonomia, che dovrebbe unire noi e loro e lasciare in un canto solitario la sinistra'. 'La manifestazione contro la Moratti è stata una grande missione civile portata avanti da chi vive la scuola e paga sulla propria pelle la riforma', così ha risposto la senatrice della Margherita Albertina Soliani. 'Nonostante la neve e il maltempo che imperversa sull'Italia, i pullman della protesta si sono mossi fino a Roma. È il segno di chi si confronta con una scuola colpita insensatamente da interventi nefasti. È un mondo che vuole reagire con forza per preservare il futuro di quello che è un vero tesoro del nostro paese'.


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