Italia Oggi-Presidi in campo contro la Moratti
Pronte le linee guida dei dirigenti scolastici di Cgil, Cisl e Uil per l'attuazione della legge sui cicli. Presidi in campo contro la Moratti Niente tutor senza la contrattazione e il consenso d...
Pronte le linee guida dei dirigenti scolastici di Cgil, Cisl e Uil per l'attuazione della legge sui cicli.
Presidi in campo contro la Moratti
Niente tutor senza la contrattazione e il consenso dei prof
I presidi si organizzano per parare i colpi della riforma Moratti. Dagli anticipi delle iscrizioni alla scuola dell'infanzia all'introduzione del tutor, il prossimo anno scolastico i dirigenti sono chiamati a rivedere la gestione degli istituti scolastici, tra vecchie e nuove norme. Per superare l'impasse, i coordinatori nazionali dei presidi di Cgil, Cisl e Uil scuola hanno messo a punto una sorta di vademecum che ha l'obiettivo di dare una mano ai circa 10 mila capi d'istituto e che fa al tempo stesso le pulci al decreto e alla circolare applicativi della legge n. 53/3003, appunto la riforma Moratti. Il tono del documento è infatti di aperta critica ai provvedimenti, che mostrano, 'se ce ne fosse stato bisogno, come le misure governative siano state prese all'insegna della fretta, della confusione e della volontà di forzare comunque per poter acquisire un cambiamento purchessia da spendere a livello politico-mediatico, piuttosto che a livello di vere, profonde e condivise trasformazioni nell'interesse del paese e della scuola pubblica'.
INFANZIA, ANTICIPI IMPOSSIBILI
Dalla lettura delle norme e delle direttive, i dirigenti spiegano che gli anticipi alla scuola dell'infanzia, ossia la possibilità di iscrivere alle materne i bambini di due anni e mezzo, sono legittimi solo se entro lo scorso 15 febbraio vi sono state intese, la cui titolarità è delle direzioni regionali e degli enti locali, se entro la stessa data sono state presentate le domande di iscrizione, se vi è stata la delibera degli organi collegiali, trattandosi di materia sperimentale.
Queste condizioni devono essere verificate dopo aver controllato che non ci siano liste di attesa.
SCUOLA PRIMARIA, TUTTO COME PRIMA
Le risorse stanziate dalla legge n. 53 sono insufficienti ad aprire le prime classi ai bambini che compiono i sette anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento, così in sede applicativa si è indicata una data più vicina, il 28 febbraio. Ma le iscrizioni sono state fatte dai genitori prima che il decreto attuativo fosse approvato e dunque, argomentano i presidi, gli organici per l'anno scolastico 2004/05 dovranno essere stabiliti in base alla normativa previgente.
LA SPINA DEL TUTOR
I dirigenti ribadiscono che l'inserimento della figura del tutor, alle elementari come alle medie, è la questione 'più spinosa, per la contraddittorietà delle norme'. Per i capi d'istituto, il tutor resta un figura da disciplinare in via contrattuale e rispettando le prerogative attribuite all'autonomia scolastica.
In questo quadro, il dirigente dovrà utilizzare i criteri indicati dal collegio dei docenti e dal consiglio di istituto per la scelta dell'insegnante coordinatore. Nel caso in cui dovesse saltare un passaggio, per esempio nominare il tutor senza aver deliberato i criteri dovuti, 'potrebbe andare incontro a ricorsi e a contenziosi prevedibili e annunciati dai sindacati confederali'. )