Italia Oggi-Precari scuola, intesa più vicina
Chiusa la discussione degli emendamenti al ddl. Precari scuola, intesa più vicina Sulla riforma dei precari della scuola, maggioranza e opposizione vicine all'intesa. Ieri è stata chiusa in co...
Chiusa la discussione degli emendamenti al ddl.
Precari scuola, intesa più vicina
Sulla riforma dei precari della scuola, maggioranza e opposizione vicine all'intesa. Ieri è stata chiusa in commissione cultura al senato la discussione di tutti gli emendamenti al disegno di legge che rivede la disciplina degli insegnanti precari e le graduatorie per le immissioni in ruolo. Le modifiche al testo sono state approvate all'unanimità. Un primo segnale di un possibile accordo bipartisan che potrebbe arrivare anche in aula e consentire l'approvazione della riforma in tempo utile per il prossimo anno scolastico. Perché l'intesa sia piena, maggioranza e opposizione devono ora superare l'ultimo scoglio, il più impegnativo, ossia le assunzioni dei docenti precari. Il centrosinistra ha chiesto di inserire nell'articolato una norma che preveda l'assunzione di tutti i docenti precari che coprono cattedre vuote. Il centro-destra si è detto disponibile a risolvere il problema annoso del precariato, ma ha fissato due paletti, che incidono sui contenuti e sulla forma della previsione. Sul primo piano, la controproposta punta a ridurre al 70% la quota dei posti su cui fare assunzioni, visto che 'al momento non è dato conoscere quante e quali saranno le cattedre libere a seguito della piena attuazione della riforma', ha spiegato il presidente della commissione istruzione del senato e relatore del provvedimento, Franco Asciutti (FI). Sul secondo versante, è stata contestato l'iter: no a una modifica normativa, sì a un ordine del giorno che impegni il governo a programmare un piano pluriennale di assunzioni. 'Se l'accordo sarà raggiunto, entro martedì prossimo contiamo di mandare il testo in aula', dice Asciutti, che non esclude comunque di potere ottenere sul provvedimento la legislativa. Ciò consentirebbe di chiudere i lavori in commissione, baipassando l'aula di palazzo Madama. 'L'importante però è che maggioranza e opposizione raggiungano l'intesa, perché se così dovesse essere i tempi saranno rapida anche in aula. In caso contrario, la riforma salterà e se ne dovrà riparlare tra due anni', sottolinea il presidente della VII commissione. Per aggiornare le graduatorie in base alle nuove norme, i due rami del parlamento avranno tempo fino al 30 aprile di quest'anno. Tra gli emendamenti approvati, la riduzione al 20% della quota di posti disponibili per i passaggi di ruolo, il doppio punteggio per chi ha prestato servizio in scuole di montagna o di piccole isole, la valutazione del servizio militare e dei master universitari di durata almeno annuale.