Italia Oggi-Non tornano i conti sui posti vacanti
Scontro tra governo e sindacato sul blocco delle assunzioni Scuola, dati diversi Non tornano i conti sui posti vacanti DI ALESSANDRA RICCIARDI Guerra di cifre sugli organici della scuola. Secon...
Scontro tra governo e sindacato sul blocco delle assunzioni
Scuola, dati diversi
Non tornano i conti sui posti vacanti
DI ALESSANDRA RICCIARDI
Guerra di cifre sugli organici della scuola. Secondo i sindacati, mancano all'appello oltre 80 mila insegnanti per coprire i posti vuoti nei ranghi del personale di ruolo. Per il ministro dei rapporti con il parlamento, Carlo Giovanardi, invece, sarebbero '#8216;solo' poco più di 37 mila. Ma la priorità è un'altra: il governo deve far quadrare i bilanci del dicastero di viale Trastevere, che denunciano un rosso di 6,19 miliardi di euro. Non è dato sapere, dunque, se di assunzioni a tempo indeterminato, che per legge andavano disposte entro il prossimo 31 luglio, si potrà parlare il prossimo anno. Il blocco delle assunzioni nel. la scuola ha suscitato un vespaio di polemiche tra sindacati, governo e opposizione, ma anche una girandola di cifre sul- la situazione del personale che è effettivamente impegnato nei ruoli e quello che servirebbe a coprire gli eventuali buchi. Rispondendo a un'interrogazione parlamentare alla camera, Giovanardi ha fornito nuovi dati, negando che ci siano ritardi da parte dell'amministrazione scolastica nel disporre le assunzioni. "Abbiamo comunicato, con largo anticipo rispetto all'avvio dell'anno scolastico e rispetto a quanto avveniva con i precedenti governi", ha detto Giovanardi, le modalità per garantire la copertura delle cattedre. Secondo Giovanardi, a - fronte di 718 mila unità di organico, sarebbero 37.572 i posti vuoti e non 80 mila, come denunciato dai sindacati e dal centro-sinistra. C'è inoltre un buco di 18 mila insegnanti che ufficialmente sono di ruolo, ma che non svolgono l'attività di insegnamento, essendo stati collocati in aspettativa o in collaborazioni esterne. A completare il quadro, il responsabile dei rapporti con il parlamento ha ricordato la verifica dei bilanci affidato al ministero dell'economia. Il dicastero di viale Trastevere ha deciso di sbrogliare la matassa dei dati e ha affidato a una comitato di studio il compito di fornire, entro l'autunno, un quadro chiaro della situazione personale. Intanto, ieri il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, ha sottoscritto un accordo con Piemonte, Lazio, Puglia, Molise e Friuli per anticipare in via sperimentale la riforma dei cicli scolastici. Le intese fanno seguito a quelle già firmate con Lombardia e Trentino- La sperimentazione a livello regionale del riordino dei cicli, il cui disegno di legge delega è fermo per la prima approvazione al senato, non piace per niente ai sindacati. "C'è da essere seriamente preoccupati per un paese nel quale non si applicano le leggi ma si attuano i disegni di legge, aggirando le norme della Costituzione attraverso il grimaldello del federalismo, attacca il segretario scuola della Cgil, Enrico Panini. "La sperimentazione può riguardare solo aspetti di competenza delle regioni e deve svolgersi nel- l'ambito delle attuali leggi statali" commenta Massimo Di Menna, segretario della Uil Scuola. "L'assolvimento dell'obbligo scolastico nel canale formazione professionale, per esempio, sarebbe illegittimo".