Italia Oggi-Graduatorie, cercasi accordo sulle assunzioni
Il ddl calendarizzato per l'11 marzo in aula. Graduatorie, cercasi accordo sulle assunzioni Corsa contro il tempo del parlamento per far approvare in tempo utile per il prossimo anno scolastic...
Il ddl calendarizzato per l'11 marzo in aula.
Graduatorie, cercasi accordo sulle assunzioni
Corsa contro il tempo del parlamento per far approvare in tempo utile per il prossimo anno scolastico la nuova legge che disciplinerà le graduatorie permanenti. Mentre il ministero dell'istruzione è al rush finale nella definizione degli organici per il 2004/2005: alle superiori si dovrebbe registrare la riduzione più consistente delle cattedre; con il segno positivo, invece, le elementari, dove l'anticipo delle iscrizioni dovrebbe provocare un aumento di posti.
Camera e senato hanno tempo fino al 30 aprile per licenziare il disegno di legge As 2529, che ha l'obiettivo di ribilanciare i punteggi per i docenti precari e tentare di risolvere così l'annosa vertenza tra gli specializzati delle scuole universitarie, ai quali l'attuale disciplina attribuisce un bonus di 30 punti, e i non specializzati, per i quali non è stato possibile prevedere nessun super punteggio. Maggioranza e opposizione stanno inoltre cercando un accordo per inserire una norma che preveda contratti a tempo indeterminato su tutti i posti scoperti negli organici dei docenti.
Il rischio è che, scavalcata la scadenza di aprile, sempre che non ci sia un intervento d'urgenza, per i prossimi due anni i contratti vengano stipulati sulla base dei vecchi parametri, sia per le assunzioni a tempo determinato che indeterminato. Il ministero del tesoro aveva infatti autorizzato immissioni in ruolo, a decorrere dal prossimo anno, per 15 mila unità tra insegnanti e Ata, il personale ausiliario, tecnico e amministrativo. I docenti delle due fasce, Ssis e non Ssis, aspettano dunque con il fiato sospeso l'approvazione del disegno di legge. La scorsa settimana è stata chiusa in commissione cultura al senato la discussione di tutti gli emendamenti al disegno di legge. Le modifiche al testo sono state approvate all'unanimità. Un primo segnale di un possibile accordo bipartisan che potrebbe arrivare anche per la concessione della deliberante alla commissione. In questo caso sarebbe sufficiente il via libera della commissione, senza l'ulteriore passaggio nell'aula di Montecitorio, per approvare il testo.
Per evitare comunque perdite di tempo, il ddl è già stato calendarizzato per l'aula per il prossimo 11 marzo.
Perché l'intesa sia piena, maggioranza e opposizione devono ora superare l'ultimo scoglio, il più impegnativo, ossia le assunzioni dei docenti precari. Il centro-sinistra ha chiesto di inserire nell'articolato una norma che preveda l'assunzione di tutti i docenti precari che coprono cattedre vuote. Il centro-destra si è detto disponibile a risolvere il problema annoso del precariato, ma ha fissato due paletti, che incidono sui contenuti e sulla forma della previsione. Sul primo piano, la controproposta punta a ridurre al 70% la quota dei posti su cui fare assunzioni, visto che 'al momento non è dato conoscere quante e quali saranno le cattedre libere a seguito della piena attuazione della riforma', ha spiegato il presidente della commissione istruzione del senato e relatore del provvedimento, Franco Asciutti (FI). Sul secondo versante è stata contestato l'iter: no a una modifica normativa, sì a un ordine del giorno che impegni il governo a programmare un piano pluriennale di assunzioni. L'odg dovrebbe essere pronto nel giro di un paio di giorni. 'L'importante è che maggioranza e opposizione raggiungano l'intesa, perché se così dovesse essere i tempi saranno rapida anche in aula. In caso contrario, la riforma salterà e se ne dovrà riparlare tra due anni', sottolinea il presidente della VII commissione.
Tra gli emendamenti approvati, si segnalano la riduzione al 20% della quota di posti disponibili per i passaggi di ruolo, rispetto al 50% attuale, il doppio punteggio per chi ha prestato servizio in scuole di montagna o di piccole isole, la valutazione del servizio militare e dei master universitari di durata almeno annuale.
Intanto proseguono la ministero gli incontri con i sindacati per la definizione degli organici per il 2004/2005.
Venerdì scorso, l'amministrazione ha chiarito quali sono i criteri che intende adottare e sui quali si sono già registrate le resistenze delle sigle sindacali.
Per la scuola dell'infanzia è previsto un ampliamento dell'organico legato alla possibile generalizzazione del servizio. Dipende sempre dagli anticipi delle iscrizione, la possibilità di incrementare gli organici alle elementari: in prima dovrebbero affluire 7 mila nuovi studenti che, sommati ai 28 mila dello scorso anno, dovrebbero comportare un incremento di posti in organico di circa 1.500 unità. Un altro incremento, non quantificato, è legato alla generalizzazione della lingua comunitaria.
Eventuali riduzioni dipenderanno invece dalla formazione delle classi, su cui si ripercuoterà il calo degli iscritti, ipotizzato in circa 20 mila. Nessuna novità di rilievo per le medie, dove non dovrebbero esserci discostamenti di studenti e dunque di organico.
Alle superiori, invece, potrebbe registrarsi una contrazione delle cattedre: il ministero vorrebbe fare riferimento al numero di effettivi frequentanti nell'anno scolastico in corso, per eliminare quel discostamento tra organico di diritto e di fatto, che ammonta a circa 41 mila unità