Italia Oggi-Contro un governo inadempiente-di Massimo di Menna

Contro un governo inadempiente

La scuola protesta perché il contratto è scaduto da 15 mesi e non c'è stata alcuna convocazione da parte del governo.Gli stipendi sono fermi al dicembre 2003.
Il contratto si riferisce al biennio 2004-05 e, se non c'è ora una intesa, è evidente che tutto si sposta al 2006, con conseguente annullamento di un biennio contrattuale e perdita di potere di acquisto degli stipendi.

Lavorare nella scuola richiede impegno e professionalità e gli stipendi sono ancora troppo bassi, ancora troppo distanti dalla media di quanto guadagnano i colleghi europei; il governo deve mostrare ben diversa attenzione e sensibilità, sopratutto nel momento in cui chiede alla scuola di impegnarsi in un processo riformatore. La professionalità dei docenti non può essere mortificati con stipendi inadeguati che non tengono conto neanche dell'inflazione.

Abbiamo già manifestato e protestato il 15 novembre e non c'è stata alcuna risposta. Torniamo a protestare il 18 marzo, torna a farsi sentire la voce di oltre un milione di lavoratori che, insieme a tutti i pubblici dipendenti, rivendicano il diritto al contratto e la difesa del potere di acquisto delle retribuzioni. Il nostro obiettivo è chiudere il contratto;con la mobilitazione,che, in assenza di risposte intendiamo proseguire con forme diverse anche dopo il 18, dovremo convincere il governo delle ragioni del personale della scuola. L'esecutivo non può pensare di sottrarsi ai suoi doveri di datore di lavoro, e i lavoratori faranno quanto doveroso per ricordarlo