Italia Oggi-Atenei sotto esame

Atenei sotto esame

E sgravi fiscali per i finanziamenti

Dieci regole per cambiare radicalmente il volto dell'università. Attraverso un nuovo sistema di valutazione qualitativa degli atenei, l'accertamento dell'idoneità scientifica dei docenti e politiche fiscali di incentivazione al finanziamento privato delle istituzioni universitarie.
A fissare le linee guida della nuova università ci hanno pensato ieri il ministro per l'istruzione, l'università e la ricerca scientifica, Letizia Moratti e il presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane, Piero Tosi. Insieme ad altri esponenti del mondo accademico, Moratti e Tosi hanno elaborato un decalogo di regole e principi che, a detta dello stesso Tosi, saranno in grado di 'imprimere una svolta storica al sistema universitario'. In particolare a fare la differenza, secondo il presidente dei rettori, sarà il nuovo sistema di valutazione. 'Vogliamo che tutti i docenti antepongano l'interesse dell'ateneo al proprio', dice Tosi che non manca però l'occasione per ribadire la necessità di prevedere adeguati finanziamenti per le università. Ma quella è un'altra storia e ieri pare non ci fosse proprio spazio per le polemiche e i contrasti che pure ci sono stati e che comunque permangono almeno per quanto riguarda il nuovo percorso a Y che dovrebbe andare a sostituire il pur giovane modello del 3+2. 'Non intendiamo cambiare l'architettura del 3+2 che comunque funziona in tutta Europa, anche se è bene sottolineare che l'Italia è stato finora l'unico paese ad aver applicato il modello della laurea triennale e di quella quinquennale per tutti i corsi di laurea, senza tenere conto delle specificità di ciascuno', spiega la Moratti, incalzata dalle domande dei giornalisti. Ma per Tosi, cambiare ora e imporre alle università il cambiamento sarebbe davvero un errore.

Comunque, riforma Y a parte, per il resto tra il presidente della Crui e la titolare del Miur c'è piena sintonia sui dieci punti della nuova università che al primo posto pongono un principio importante: il carattere pubblico del sistema. Segue al secondo posto l'autogoverno degli atenei, uno dei cardini della nuova architettura di sistema dell'università, la ricerca come valore fondante del sistema accademico e il nuovo sistema di valutazione.

Tra gli altri figura anche la composizione del corpo docente, con il via libera ai professori a contratto in segno di apertura nei confronti del mondo professionale e imprenditoriale, e la previsione di nuove politiche fiscali per sgravare qualsiasi investimento finalizzato alla ricerca. Non manca anche un riferimento all'internazionalizzazione degli atenei, che deve essere promossa con sempre maggiore efficacia, e l'impegno a creare poli d'eccellenza.