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Italia Oggi-Assunzioni, lo Stato abbandona-Saranno competenti regioni, università e scuole.

Saranno competenti regioni, università e scuole. Assunzioni, lo stato abbandona Addio alle assunzioni statali nella scuola. Con le 15 mila immissioni in ruolo a cui procederà il ministero dell...

06/04/2004
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ItaliaOggi

Saranno competenti regioni, università e scuole.

Assunzioni, lo stato abbandona
Addio alle assunzioni statali nella scuola. Con le 15 mila immissioni in ruolo a cui procederà il ministero dell'istruzione entro il 31 luglio, dopo l'approvazione di venerdì scorso del decreto legge sulle graduatorie permanenti, la scuola cambia registro. I prossimi contratti a tempo indeterminato saranno decisi a livello regionale, in base alle effettive necessità delle istituzioni scolastiche e attingendo ai corsi di specializzazione universitari, e sottoscritti direttamente dalle scuole.

Il nuovo sistema di reclutamento, già accennato dall'articolo 5 della legge n. 53/3003, spazzerà via concorsi abilitanti e selezioni riservate. Tre i nuovi protagonisti: le regioni, viste le competenze in materia di organizzazione scolastica affidate dalla riforma federale della Costituzione, le università, a cui spetterà la formazione e l'abilitazione, e le scuole, che dovrebbero chiamare il docente e sottoscrivere il relativo contratto. Il nuovo sistema sarà sancito dal decreto legislativo attuativo dell'articolo 5 della riforma Moratti, che dovrebbe essere approvato nei prossimi mesi e i cui contenuti sono stati anticipati in sede di interrogazioni parlamentari dal ministero dell'istruzione.

'Con il nuovo sistema non ci saranno più nuovi precari', spiega a ItaliaOggi Franco Asciutti, responsabile scuola di Forza Italia, presidente della commissione istruzione del senato e relatore del disegno di legge sulle graduatorie, 'abiliteremo solo i docenti che effettivamente servono, sia dal punto di vista numerico che di disciplina'.

Attualmente sono circa 120 mila, tra docenti e Ata, il personale ausiliario, tecnico amministrativo, i dipendenti della scuola senza posto fisso e con contratti di durata annuale; 288 mila i docenti iscritti nelle graduatorie permanenti, a fronte di circa 40 mila posti effettivamente vacanti, secondo rilevazioni del ministero, e di un turnover annuale di circa 15 mila posti. E ammontano appunto a 15 mila le assunzioni, tra insegnanti e Ata, che saranno fatte per il prossimo anno scolastico, attingendo dalle graduatorie permanenti, quelle che il decreto legge approvato la scorsa settimana ha modificato (si veda ItaliaOggi del 3 aprile). Il decreto, che non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale sabato scorso come invece annunciato, ricalca in larga misura il ddl As 259, approvato dalla commissione istruzione di palazzo Madama.

Il dl ha evitato che le nuove assunzioni fossero fatte con le vecchie regole oppure che fossero rinviate: equipara nei fatti il punteggio dei docenti delle scuole di specializzazione a quello dei precari non specializzati.

Il dl non interviene invece sulla quota d'organico da destinare ai trasferimenti, sarà decisa in sede di contrattazione.

Pochi i consensi: Cgil e Cisl scuola decisamente contrari, più positivi Uil scuola e Snals che però chiedono un piano pluriennale di assunzioni.


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