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Riforma Moratti, il decreto arriva, ma modificato In dirittura d'arrivo il primo decreto attuativo della riforma Moratti. Con qualche novità rispetto al testo presentato in parlamento. Mentre n...
Riforma Moratti, il decreto arriva, ma modificato
In dirittura d'arrivo il primo decreto attuativo della riforma Moratti. Con qualche novità rispetto al testo presentato in parlamento. Mentre non si spengono le polemiche sull'avvio delle novità per le materne, le elementari e le medie a partire già dal prossimo settembre, con voci circa possibili proroghe al 15 febbraio dei termini per le iscrizioni, il parlamento sta per deliberare i pareri allo schema di decreto sulla scuola d'infanzia e su quella di base, da formalizzare entro domani. Scadono il 21 gennaio, infatti, i 60 giorni di tempo previsti dalla legge di riforma. Le commissioni istruzione di camera e senato hanno programmato per oggi e domani le rispettive sedute alle quali dovrebbe intervenire lo stesso ministro dell'istruzione, Letizia Moratti. Ed è proprio questa la sede nella quale il ministro potrebbe annunciare i cambiamenti che saranno apportati al provvedimento in sede di approvazione definitiva da parte del consiglio dei ministri.
Le ipotesi di modifica riguardano i punti dell'articolato maggiormente contestati non solo dal centro-sinistra e dai sindacati, ma anche da forze intere alla coalizione di maggioranza, come l'Udc. Gli interventi, definiti migliorativi da viale Trastevere, dovrebbero riguardare il tempo pieno e quello prolungato e il team allargato di maestri. Il nuovo decreto, sul quale non sarà poi necessario ottenere un ulteriore parere da parte delle commissioni parlamentari, dovrebbe infatti garantire che il tempo scuola non sarà toccato e che non si tornerà al maestro unico, ma anzi che il tutor servirà a rafforzare e favorire il lavoro di gruppo dei docenti. Altri emendamenti, anche da parte della stessa maggioranza, sono attesi in questi giorni nelle commissioni istruzione di palazzo Madama e di Montecitorio. Per quanto riguarda l'opposizione, domai sarà chiarito se assumerà una posizione di netta chiusura nei confronti del provvedimento oppure un atteggiamento di apertura per apportare correzioni condivisibili da almeno una parte della maggioranza.
Finita comunque la procedura consultiva, il decreto potrebbe essere portato in approvazione al consiglio dei ministri già del prossimo venerdì.