FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3902601
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Invalsi si, Invalsi no, Invalsi bum!

Invalsi si, Invalsi no, Invalsi bum!

I test dei cachi.

20/05/2013
Decrease text size Increase text size
ScuolaOggi

di Pippo Frisone

Test Invalsi 2012/13, ci risiamo!

Nel 2008/09 l’adesione alle prove Invalsi è volontaria.

Nel 2009/10 con la CM.89/09, la rilevazione in Italiano e Matematica diventa censuaria , vale a dire estesa a tutti gli studenti di 2° e 5° classe della primaria, della classe 1° delle medie e delle 2° classi delle superiori.

Poi con l’art.51 del decreto Semplificazioni la partecipazione delle scuole alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti, diventa “attività ordinaria d’istituto “.

Il Governo Monti, aumentando la confusione in campo, s’impegna su un odg votato in Senato verso un sistema di rilevazione a campione , con rilevatori esterni alla scuola.

Caduto Monti, quell’odg a tutt’oggi è rimasto lettera morta.

E intanto nei territori succede di tutto. Minacce e intimidazioni si susseguono a colpi di sanzioni disciplinari e denunce, con docenti costretti non solo a somministrare ma anche a correggere i test, con bidelli e amministrativi che sostituiscono i docenti nella somministrazione dei test, con spostamenti d’orario all’ultimo momento per far posto ai test ecc….

Alcuni docenti rispondono rifiutandosi a somministrare i test e/o a correggerli.

E poi scioperi, boicottaggio dei test alle superiori da parte degli stessi studenti che consegnano in bianco o che addirittura si rifiutano di entrare a scuola. Genitori che giustificano l’assenza dei figli con la motivazione, causa test Invalsi.

E ancora, Collegi in rivolta e assemblee infuocate approvano mozioni da inviare agli uffici periferici dell’Amministrazione, al Miur , all’Invalsi e alle OO.SS.

No all’imposizione delle prove senza alcun passaggio in Collegio nel piano delle attività e senza contrattazione d’istituto, senza finanziamento di risorse specifiche .

Tensioni, conflitti e contenzioso. Ma nemmeno il Giudice riesce a sciogliere tutti i nodi che si sono aggrovigliati sulle prove Invalsi. E’quanto è successo a Pinerolo dove a marzo del 2013 il giudice ha riconosciuto l’obbligatorietà della somministrazione per le istituzioni scolastiche chiamate a partecipare , così come prevede l’art.51 del decreto semplificazione, mentre non scioglie il dubbio a chi spetti la correzione.

Ma cosa si valuta coi test Invalsi?

Si valutano gli apprendimenti all’inizio e alla fine del ciclo. In Italiano si valutano le competenze nella lettura (comprensione,interpretazione e valutazione del testo, conoscenze lessicali e grammaticali). Le conoscenze matematiche in entrata e uscita ( contenuti matematici e processi cognitivi ) . A risposte chiuse e aperte .

All’esame di terza media i risultati dei test valgono come valutazione finale per il conseguimento del titolo finale. Aspetto questo fortemente criticato .

Il difetto maggiore messo in risalto è l’orientamento dell’azione didattica al superamento dei test.

E’ il cosiddetto “teaching for test “. L’insegnamento finalizzato per addestrare gli alunni a superare i test.

Per la FLC- CGIL, “irrisolti e confermati tutti i nodi già denunciati”. E via con l’appello e con la raccolta firme per chiedere :

-una consultazione nazionale su finalità e strumenti del sistema nazionale di valutazione

-test Invalsi somministrati su base campionaria e non censuaria, da rilevatori esterni , superando cosi l’uso improprio della funzione docente

-eliminazione della prova Invalsi dall’esame del primo ciclo d’istruzione

-esclusione delle prove all’interno degli esami conclusivi di stato

-modifiche radicali al Regolamento sul sistema nazionale di valutazione.

Il rischio poi, denuncia la FLC-CGIL, che i test , rimanendo alla fine l’unico vero indicatore nella valutazione delle scuole e del sistema nel suo complesso, finiscano per alimentare competizioni tra le scuole e tra i docenti di una stessa scuola e quindi la conflittualità.

Non una valutazione come quella uscita dal nuovo Regolamento dell’8.3.13 , giudicato negativamente e fortemente inadeguato ma occorre sempre più rafforzare “ l’iniziativa delle scuole nell’attività di ricerca-azione sull’autovalutazione, sul rapporto tra questa e la valutazione esterna , sulle metodologie della rendicontazione sociale.”

Basterà l’appello lanciato dalla Flc-Cgil per aprire una stagione nuova anche per la valutazione ?

Riusciremo finalmente a lasciarci dietro le spalle, una volta per tutte, questi test dei cachi ?

“Puoi dir di sì, puoi dir di no, ma questa è la vita “ ( Elio e le Storie Tese ).


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL