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Intervista a Prodi sulla chat dell'Unità

Intervista a Prodi sulla chat dell'Unità 5 ottobre 2005 da www.unita.it Data - Ora: 05/10/2005 13.47 Domanda: Vorrei sapere qual è la sua posizione nei confronti dell'abrogazione della rifor...

05/10/2005
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Intervista a Prodi sulla chat dell'Unità
5 ottobre 2005
da www.unita.it

Data - Ora: 05/10/2005 13.47
Domanda:
Vorrei sapere qual è la sua posizione nei confronti dell'abrogazione della riforma Moratti che ha scontentato il mondo della scuola e perchè finora sull'argomento abbia evitato di pronunciarsi in modo chiaro.

Risposta di Romano Prodi:
Mi sono pronunciato almeno 20 volte e in modo chiarissimo: forse il rumore del camion e la disattenzione televisiva non le hanno fatto arrivare la mia voce. La legge Moratti ha molti fondamentali punti sbagliati che vanno cambiati: la scelta a 13 anni, l'eutanasia delle scuole tecniche, la inconsistenza nella difesa del diritto allo studio, la mancanza di rilievo delle autonomie scolastiche, sono tutti errori da correggere. Veda lei se questo vuol dire abolire la legge o modificarla.

Data - Ora: 05/10/2005 13.37 Domanda:
Buongiorno Professore, sono una studentessa di fisica delle particelle elementari e conseguirò la mia laurea tra un mese circa.Purtroppo ho già preso accordi per prosguire i miei studi all'estero. D'altra parte non h scelta vista la situazione della ricerca in Italia. Vorrei sapere la sua posizione a tale riguardo.

Risposta:
Cara Eleonora, prosegua i suoi studi all'estero. Sarà una parentesi utile edi importante nella suavita. Non ho usato a caso la parola parenmtesi, perché un periodo all'estero (soprattutto per chi fa una materia come la sua)è assolutamente indispensabile. Perché la parentesi sia breve bisogna che si appresti subito, fin dal primo giorno di insediamento del governo, un programma di forte incentivo alla ricerca con una crescita progressiva della spesa durante tutto il quinquennio di governo. Lo hanno fatto gli spagnoli, lohanno atto i francesi. Non vedo perché solo l'Italia debba andare indietro in materia. Questo per quanto riguarda la ricerca di base. Sulla ricerca applicata e il suo trasferimento alle attività produttive si dovrà invece fare un progetto di cooperazione fra università, istituti di ricerca e i diversi distretti produttivi. Cari saluti, Romano


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