FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3767207
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Interrogazione Parlamentare - Seduta del 5 giugno 2002.-Diffusione dell'opuscolo "Una scuola per crescere"

Interrogazione Parlamentare - Seduta del 5 giugno 2002.-Diffusione dell'opuscolo "Una scuola per crescere"

Interrogazione Parlamentare - Seduta del 5 giugno 2002. Diffusione dell'opuscolo "Una scuola per crescere" da parte del Ministero dell'istruzione PRESIDENTE. L'onorevole Capitelli ha facolt?...

07/06/2002
Decrease text size Increase text size

Interrogazione Parlamentare - Seduta del 5 giugno 2002.

Diffusione dell'opuscolo "Una scuola per crescere" da parte del Ministero dell'istruzione

PRESIDENTE. L'onorevole Capitelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01030 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2). Le ricordo che ha un minuto a disposizione.

PIERA CAPITELLI. Signor Presidente, ministro, onorevoli colleghi, la non applicazione della legge n. 30 del 2000 e il disegno di legge delega di riforma della scuola hanno creato una situazione di grave incertezza nelle scuole e l'iter di discussione avviato al Senato non fa certo intravedere soluzioni soddisfacenti e di facile e prossima realizzazione. Eppure il ministro ha pensato di potersi rivolgere alle famiglie: per rassicurarle? Ha pensato di farlo con un opuscolo inserito in quotidiani e settimanali ad alta tiratura, che illustra una riforma che non c'è ancora e che, nonostante ciò, viene presentata come se fosse già tradotta in un provvedimento legislativo e quindi immediatamente attuabile. È informazione questa? Ma se anche lo fosse, in che poco conto si tiene il lavoro del Parlamento che non si è ancora pronunciato in merito in nessuno dei due rami?
Noi vogliamo prescindere dal tema della liceità di tale iniziativa, ma non possiamo non chiederci quanto sia costata e da quale capitolo di spesa siano stati reperiti i fondi. Signor Presidente, consegnerò successivamente agli uffici il testo scritto.

PRESIDENTE. La Presidenza ne autorizza la pubblicazione.
Il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dottoressa Moratti, ha facoltà di rispondere.

LETIZIA MORATTI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sulla riforma degli ordinamenti scolastici, prima ancora che fosse presentato il disegno di legge attualmente all'esame del Senato, è stata attuata un'opera sistematica di disinformazione, sia da parte di esponenti dell'opposizione che da alcuni gruppi di docenti fortemente sindacalizzati. Quest'opera di disinformazione è stata fatta sulla stampa e anche con un'azione di volantinaggio nelle scuole con notizie distorte e non vere. Tale opera di disinformazione è continuata anche dopo la presentazione del disegno di legge e si è giunti a invitare presidi e docenti ad attuare la legge n. 30 del 2000 che, come è noto, manca dei relativi atti applicativi, e a non tener conto delle indicazioni del ministero.
In tale contesto era preciso dovere del Governo e del ministero fornire ad oltre 8 milioni di studenti e alle relative famiglie un'informazione puntuale, chiara e completa sul riordino degli ordinamenti scolastici. Tale riforma è interesse di tutta la società, pertanto siamo sorpresi che l'opposizione chieda notizia su capitoli di spesa e costi - peraltro esigui - su un'iniziativa di informazione doverosa che attiene ai grandi processi di innovazione della scuola.
Inoltre, nella lettera introduttiva da me inviata agli studenti, ai docenti e alle famiglie, ho precisato che il dibattito parlamentare, sicuramente contribuirà a migliorare e ad arricchire il progetto in corso di esame in Parlamento. Ho anche aggiunto che questa guida rappresenta uno strumento di comunicazione e di dialogo, quel dialogo che, da sempre, ha cercato di instaurare con tutto il mondo della scuola. Peraltro, è noto che nel ministero vi è un'apposita direzione generale competente sulla comunicazione che ha il compito istituzionale di diffondere informazioni sulla scuola alla società.
Anche i precedenti governi, in più occasioni ed in particolare per quanto riguarda l'articolazione dei cicli, hanno usato strumenti analoghi con gli stessi obiettivi, come risulta dal materiale diffuso a suo tempo nelle scuole e a mezzo stampa dalla stessa direzione generale. La stampa e la distribuzione dell'opuscolo sono state realizzate a cura del Poligrafico dello Stato e la distribuzione è avvenuta utilizzando le tradizionali vie di collegamento con le scuole. Tutta l'azione effettuata in via preventiva e quella che seguirà è destinata a soddisfare i bisogni degli studenti, dei docenti, dei genitori che devono tutti capire quali sono i processi di cambiamento in corso nella scuola.

PRESIDENTE. L'onorevole Grignaffini, cofirmataria dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.

GIOVANNA GRIGNAFFINI. Signor Presidente, onorevole ministro, fa un po' impressione sentir parlare di disinformazione da parte di un membro di un Governo il cui Presidente del Consiglio detiene la totalità dei mezzi di informazione in questo paese e a fronte del quale gruppi di studenti, docenti, singoli cittadini, esercitando il loro sacrosanto diritto - dire quasi dovere - di discutere, di valutare e di pensare e provano a capire quale sia il futuro della loro scuola.
Se abbiamo presentato questa interrogazione - e al riguardo la sua risposta è veramente insoddisfacente - è perché non neghiamo la legittimità della comunicazione istituzionale che, come lei ha ricordato, è stata portata avanti anche dal nostro precedente Governo; ciò però avviene su capitoli di bilancio delegati alla comunicazione istituzionale. In questo caso, invece, vi è il sospetto che i fondi necessari siano stati reperiti utilizzando capitoli destinati alla scuola pubblica italiana, dunque vi è già un problema di carattere economico. Inoltre, la comunicazione istituzionale avviene quando il Governo ha adottato dei provvedimenti, sui quali vi sono prove certe riguardo ai numeri, alle cifre. Quando invece il Governo non ha adottato provvedimenti ciò che contrabbanda per informazione, di fatto è propaganda, è tentativo di costruzione di consenso preventivo intorno ad una proposta che ancora deve compiere tutto il proprio iter.
Lei poteva informare gli italiani e mi fa piacere che abbia parlato di doverosa informazione alla famiglia e agli studenti, ma lei doveva spiegare agli studenti il motivo per cui sono stati tagliati 34 mila posti concernenti la docenza nelle scuole: questo è un fatto! Si sarebbe trattato di informazione se si fossero spiegate le ragioni di questo fatto. Perché tagliate le risorse all'edilizia scolastica? Perché cambiate la fisionomia degli esami di maturità attraverso quell'aberrante legge finanziaria che cambia le commissioni e quindi abbassa il valore legale del titolo di studio? Di questo voi avreste dovuto dare comunicazione agli italiani, ma siccome in questo caso vi sono i fatti che parlano, cioè le leggi, avete preferito parlare di una riforma non ancora attuata saltando, tra l'altro, Parlamento e parti sociali.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL