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Insegnanti, arrivano gli scatti di anzianità 2012, ma la Cgil non ci sta

Il sindacato guidato da Pantaleo critica: «Così si penalizzano le risorse destinate alle scuola». Raggiunto anche l’accordo all’Aran per il pagamento delle posizioni economiche del personale Ata

12/06/2014
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

Accordo fatto: i sindacati hanno firmato all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, l’intesa sugli scatti di anzianità 2012 del personale della scuola e sulle posizioni economiche del personale Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi). L’accordo è stato firmato da tutti i sindacati tranne la Flc-Cgil, che ha firmato soltanto la parte dell’intesa relativa al personale Ata. Soddisfatta il ministro Stefania Giannini: «Con l’accordo si scongiura definitivamente la possibilità che il personale debba restituire, a causa di un pasticcio burocratico ereditato dal passato, somme già percepite. Il governo ha dunque mantenuto uno dei primi impegni presi dopo il suo insediamento. Ora - conclude il ministro - dobbiamo lavorare per integrare il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa in parte utilizzato proprio per coprire gli scatti».

«Nessuna restituzione dei soldi in busta paga»

Commenti positivi anche da parte del segretario della Cisl scuola, Francesco Scrima: «Anche il 2012 torna ad avere piena validità per le progressioni economiche di chi lavora nella scuola. È questo il frutto dell’accordo che abbiamo firmato oggi all’Aran, un accordo che vale per tutto il personale del comparto, docente e Ata. Avevamo come obiettivo prioritario la tutela del salario fondamentale - spiega Scrima - e lo abbiamo conseguito nell’unico modo oggi possibile, assumendoci ancora una volta la responsabilità delle scelte necessarie». Importante anche, per Scrima, l’accordo sul personale Ata, che fa salve le posizioni economiche dal 1 settembre 2011 al 31 agosto 2014: «Viene rimosso definitivamente, per gli interessati, il rischio di dover restituire soldi già avuti in busta paga». Secondo Marco Paolo Nigi, il segretario generale dello Snals-Confsal, si è «evitata l’ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola». Per il coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio, è stato «portato a casa un risultato importante per tutti i docenti ma non possiamo esultare perché manca ancora all’appello lo scatto del 2013».

Le spese? Le fa il Fondo di istituto

L’intesa, in sintesi, prevede che saranno pagati gli scatti di anzianità per coloro che li hanno maturati a dicembre 2012 con un riconoscimento economico che permane per i prossimi anni; saranno pagati gli arretrati con decorrenza gennaio 2013; per tutti il personale viene riconosciuto l’anno 2012 ai fini della riconoscimento giuridico dell’anzianità e della pensione; per il personale Ata, per il quale è stato sottoscritto specifico contratto, saranno pagate le posizioni economiche fino ad agosto 2014.Le progressioni di carriera saranno corrisposte sia ai docenti che le hanno già maturate, sia a quelli che devono ancora raggiungerle. Ma per siglare l’accordo è stato necessario sacrificare il Fondo di istituto: ed è questo il motivo per cui la Cgil scuola alla fine non ha firmato il documento: «La nostra mancata firma deriva dalla sottrazione di una parte consistente del Mof, da cui si finanzia il Fondo d’Istituto: a regime si cancelleranno 350 milioni di euro l’anno. Una quota che mette le scuole ancora più in ginocchio di quanto lo sono oggi», spiega il segretario Mimmo Pantaleo. Critico anche l’Anief, che stima: «Le scuole perderanno 1,3 miliardi in tre anni. C’è poco da esultare- sostiene Marcello Pacifico, presidente del sindacato paladino dei precari - per permettere di assolvere il diritto degli aumenti stipendiali automatici vengono tagliati in modo irrecuperabile 124 milioni di euro nel 2013 (che si aggiungono ad altri 280 già cancellati), circa 550 milioni per il 2014 e 350 milioni per il prossimo anno. Con la prospettiva che il taglio di oltre un terzo del MOF diventi permanente».

«E ora tocca al contratto»

Ma «questo è l’ultimo accordo che si rende necessario per pagare gli scatti - minimizza il segretario della Uil, Massimo Di Menna - che fa riferimento al terzo anno del triennio 2010-2012. È anche l’ultimo che vede nelle risorse impiegate anche parte del fondo di istituto». A partire dal 2014, infatti, si ripristinerà il meccanismo degli scatti con una crescita stipendiale legata all’anzianità di servizio. «La sfida sarà quindi ora sul versante contrattuale per la qualità della scuola pubblica e il riconoscimento professionale di chi ci lavora- precisa Di Menna- Il presidente del Consiglio ora deve dare seguito a quanto affermato in più sedi in merito alla centralità dell’istruzione, sul prezioso lavoro che si svolge nelle scuole, sulle basse retribuzioni».


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