Ingegneri? Basta la laurea Obiettivo raddoppio Its

Gianna Fregonara

Per quanto riguarda il mondo dell’istruzione e delle professioni - oltre all’annunciato piano da un miliardo e mezzo per aumentare del 100 per cento il numero di studenti che possono avere accesso agli Its, gli istituti tecnici superiori che costituiscono un percorso alternativo all’Università - il Pnrr prevede l’istituzione delle lauree abilitanti, sul modello di quanto è stato previsto lo scorso anno (decreto Cura Italia) per i laureandi in Medicina. Si legge nel testo: «La riforma prevede la semplificazione delle procedure per l’abilitazione all’esercizio delle professioni, rendendo l’esame di laurea coincidente con l’esame di Stato, con ciò semplificando e velocizzando l’accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati». In realtà la legge per le lauree abilitanti è in discussione in Commissione alla Camera sulla base del testo presentato l’autunno scorso dall’allora ministro dell’Università Gaetano Manfredi e prevede che l’esame di Stato sia contestuale alla discussione della tesi nei percorsi di laure per i quali «il tirocinio pratico-valutativo per l’accesso all professioni regolamentate sia svolto all’interno del corso» e dunque si potrà applicare, a regime, alle lauree di Odontoiatria, Farmacia, Medicina veterinaria, Psicologia e alle lauree professionalizzanti per l’edilizia e il territorio, le tecniche agrarie, alimentari e forestali, le tecniche industriali, abilitano all’esercizio delle professioni di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e di perito industriale laureato. Per gli altri corsi - a partire da Giurisprudenza - si dovrà trovare una soluzione con gli ordini professionali. Novità anche per l’accesso alla professione di insegnante: al posto degli attuali concorsi è prevista una selezione per titoli e servizio e una prova al computer; segue un anno di formazione in servizio alla fine del quale è prevista una prova conclusiva.