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Il Tirreno-Scuola, iscrizioni nel caos

Scuola, iscrizioni nel caos La Cgil: ci sono troppi dubbi sul prossimo anno LUCREZIA DEL RE ...

20/01/2005
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Il Tirreno

Scuola, iscrizioni nel caos
La Cgil: ci sono troppi dubbi sul prossimo anno
LUCREZIA DEL RE


LIVORNO. Tempo di iscrizioni, tempo di caos: questo è il quadro fatto dalla Cgil scuola, per voce del suo segretario provinciale Renza Bendinelli nonché da Patrizia Villa, della segreteria provinciale e dal presidente del Coordinamento Genitori Democratici Massimo De Santi, uniti, grazie anche ad un protocollo d'intesa firmato fra l'organizzazione sindacale e il Coordimento a livello nazionale, a tutela dei diritti dei lavoratori della scuola e dei genitori.
Perché caos? Perché molti sono gli interrogativi ancora privi di risposta per il prossimo anno scolastico in ogni ordine di scuola. Per questo si invitano i genitori ad informarsi al meglio sulle opportunità educative delle scuole che si scelgono e, in caso di mancanza di chiarezza su qualunque argomento, a rivolgersi alle organizzazioni per ottenere delucidazioni. (La nuova sede della Cgil è in via Giotto Ciardi, nella località Porta a Terra, aperta nel pomeriggio anche per le richieste telefoniche ai numeri 0586-228430/32m fax 0586-228431). Andiamo per ordine e cerchiamo di fare il punto della situazione per ogni tipologia di scuola - là dove esistano delle novità. Per quanto concerne la scuola dell'infanzia, ha affermato Bendinelli, esistono ancora innumerevoli dubbi relativamente agli anticipi delle iscrizioni (per coloro, cioè che compiranno 3 anni entro il 28 febbraio 2006), in quanto l'accettazione di tali iscrizioni è subordinata alla firma di protocolli d'intesa con gli enti locali per la garanzia di alcuni servizi - evento, questo, non verificatosi a livello provinciale per mancanza di disponibilità finanziarie e di locali. Per la scuola primaria, invece, cancellato normativamente il tempo pieno e il tempo modulare, la legge di tempo normale per le 27 ore più 3 di laboratori e di tempo a 40 ore in luogo degli ex tempi pieni. Al momento, la maggior parte delle scuole, ha proseguito Bendinelli, ha elaborato Piani dell'Offerta Formativa in cui le ore obbligatorie sono strettamente connesse con quelle laboratoriali, ma non tutti i genitori ne sono a conoscenza e, in attesa del decreto sugli organici, esiste il dubbio che la scuola primaria non possa, negli anni futuri, garantire percorsi educativi validi e differenziati come è accaduto fino ad oggi. Per la scuola media la normativa è ancora straordinariamente nebulosa, ma è sul superiore che si giocherà la partita futura più importante. Ha aggiunto Villa, infatti, che la proroga di 6 mesi chiesta dal Ministro per il decreto sul superiore è stata approvata solo al Senato e attende il voto della Camera, questo significa che, qualunque novità non potrà venir introdotta prima dell'anno scolastico 2006-07. Dunque, al momento, levata l'impostazione duale, fra licei (otto tipi e altri sottotipi) e scuola-lavoro (che non si sa se dovrà passare alle Regioni e con quali conseguenze per personale docente, attualmente statale) non vi è niente di certo, né di modificato. Nonostante ciò si sta già verificando una fuga sia di insegnanti che di alunni verso i licei tradizionali (per esempio all'Elba), che effettivamente ha poca ragione di essere, ma he denuncia i timori di chi nella scuola vive. L'invito, ha concluso De Santi, è dunque a vigilare, da parte dei genitori, a non prendere per oro colato quanto le scuole propinano, ma a richiedere garanzie per un modello educativo degno di tale nome.


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