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Il Tirreno-Scuola, ancora troppi respinti

Pagina 5 - Pisa Scuola, ancora troppi respinti Il problema negli istituti pisani è il triennio delle superiori STATISTICA Un fenomeno che potrebbe peggiorare ...

29/07/2005
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Il Tirreno

Pagina 5 - Pisa
Scuola, ancora troppi respinti
Il problema negli istituti pisani è il triennio delle superiori
STATISTICA Un fenomeno che potrebbe peggiorare


PISA. L'insuccesso scolastico (respinti più ritirati) è tra le cause più frequenti di abbandono degli studi.
Il fenomeno alle scuole elementari è praticamente assente, e alle medie il confronto con i dati nazionali vede nella nostra provincia un tasso di insuccesso inferiore dell'1,5%.
La situazione però cambia alle superiori, dove, sempre in rapporto alle cifre nazionali, la scuola pisana è migliore di 1 punto circa nel biennio, ma peggiore di circa 2 nel triennio.
Questi i numeri essenziali resi noti dall'Osservatorio scolastico provinciale, alla presenza del presidente della Provincia Andrea Pieroni, dell'assessore alla pubblica istruzione Rosa Dello Sbarba e del presidente della quarta commissione Ermanno Conti.
I dati comparati dal 1995/96 al 2003/04. Ma ecco l'analisi del direttore dell'Osservatorio, Rino Picchi. I pochi casi di insuccesso alle elementari attengono a situazioni particolari, talvolta legate a patologie. I livelli di insuccesso nella scuola media sono diminuiti: dall'11,3% del 1995/96 si è passati al 6.9% del 1999/00, al 6,7% del 2003/04; il confronto con i dati nazionali vede l'insuccesso nella nostra provincia più basso dell'1,5%. L'insuccesso nella scuola superiore è calato complessivamente solo nel primo quadriennio, poi si è stabilizzato (65,4% nel 1995/96; 58,4% e 58,7% negli altri due anni considerati). Il confronto con i dati nazionali dà la scuola pisana migliore di circa un punto nel biennio, ma peggiore di circa due punti nel triennio. Se si considerano i cicli nel loro complesso si può constatare come l'insuccesso sia massimo nelle classi iniziali, in particolare nella scuola media e superiore, poi cala nelle classi seguenti.
Il confronto alle superiori negli ultimi tre anni. L'insuccesso nella scuola secondaria superiore è leggermente calato negli ultimi tre anni (dal 13,1% al 12,2%). L'andamento è esattamente questo negli istituti professionali e tecnici. Nelle scuole classiche (licei ed ex magistrali) invece sembra esserci, specie nell'ultimo anno, una tendenza all'aumento dell'insuccesso, giustificato in parte da un maggior numero di iscritti. In tutti i tipi di istruzione si nota come l'insuccesso nelle classi prime sia stato nel 2003/04 superiore mediamente di un terzo rispetto a quello dell'intero quinquennio, ad eccezione dell'istruzione classica nella quale è stato superiore di circa il doppio.
La riforma dei cicli non aiuta. "Questi dati dell'Osservatorio - commentano Pieroni e Dello Sbarba - dimostrano che l'insuccesso è massimo nel passaggio da un ciclo ad un altro. Per questo la riforma proposta dal Governo appare, a maggior ragione, solo un'operazione di facciata che non modifica la struttura esistente. L'unico cambiamento è quello che gli alunni potranno iniziare il percorso scolastico con sei mesi di anticipo. E ciò dal punto di vista dell'insuccesso rischia di peggiorare la situazione".
Le "nuove" scuole superiori. Le competenze della Provincia riguardano in modo diretto gli istituti superiori. La legge 53/03 prevede che tutti i licei diventino di competenza dello Stato, mentre l'istruzione professionale passerà con la formazione professionale sotto le Regioni. "I nostri giovani - dice l'assessore Dello Sbarba - si divideranno in due canali di fatto impermeabili, con la conseguenza che a 13 anni sceglieranno in modo definitivo i loro destini. Comunque appare assai difficile che il regolamento attuativo possa essere approvato in questa legislatura se rimane la struttura attuale".
Il sostegno della scuola secondaria. Da anni la Provincia ha consolidato rapporti di collaborazione con tutte le scuole, a partire dagli istituti superiori, con i Comuni e gli altri soggetti che operano nell'istruzione.
"Siamo convinti - dice Pieroni - che solo una forte collaborazione potrà aiutare scuole e docenti a migliorare l'insegnamento. Questa amministrazione ha investito molto nella creazione di strutture stabili di supporto al sistema scolastico territoriale". Quali strutture? Dal Cred (Centro di ricerca didattica) al Centro per la didattica della storia, dai Centri di Educazione ambientale al Tavolo permanente di concertazione.
I progetti in cantiere. Riguardo al fenomeno dell'insuccesso, la Provincia ha previsto una serie di azioni. Tra queste uno specifico spazio sul portale web dell'Osservatorio dedicato alla conoscenza degli istituti superiori: tra novembre 2004 e marzo 2005, con circa 3.000 studenti interessati, il sito ha avuto mediamente 30.000 visitatori mensili.
E poi uno studio sugli esiti scolastici degli alunni stranieri e il progetto "L'età di Leonardo" per il biennio.


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